sabato 31 maggio 2008

Classic35

Ieri mattina porto la Mini a fare benzina.
"Buongiorno, quanta?"
"20 euro, grazie"
"Ma... c'è scritto Classic 35 perchè ha 35 anni, o perchè è del 1935?", domanda il benzinaio, un ragazzo sulla ventina, guardano la Mini e indicando l'adesivo sul fianco.
Resto un attimo perplesso, non so se rispondere seriamente o scherzando... Decido per il serio.
"No guardi, è perchè questa è una serie limitata realizzata per celebrare i 35 anni di produzione della Mini"
"Ah.. e di che anno è?"
"E' del 1994. La Mini l'hanno iniziata a vendere nel 1959, per cui nel '94 erano passati 35 anni."
"Ah... ma è giovane allora, pensavo avesse più di vent'anni..."
Lascio perdere la conversazione con un "Già... d'altronde è così."

giovedì 29 maggio 2008

Reminescenze universitarie

Questa mattina mi sono svegliato con in mente i versi di un poeta e critico americano, T.S. Eliot, uno dei preferiti dal mio prof di Inglese. E non mi so spiegare il perchè. I versi sono quelli che seguono, sono la prima parte (e neanche tutta a dire il vero) di Burnt Norton, primo dei Four Quartets.

Time present and time past
Are both perhaps present in time future,
And time future contained in time past.
If all time is eternally present
All time is unredeemable.
What might have been is an abstraction
Remaining a perpetual possibility
Only in a world of speculation.
What might have been and what has been
Point to one end, which is always present.
Footfalls echo in the memory
Down the passage which we did not take
Towards the door we never opened
Into the rose-garden.
My words echo
Thus, in your mind.
But to what purpose
Disturbing the dust on a bowl of rose-leaves
I do not know.

martedì 27 maggio 2008

Viaggi

Eh eh eh... stanotte più che un sogno sembrava una commedia americana tipo National Lampoon's Vacation con il grande Chevy Chase... anyway... Avevo acquistato dei biglietti per un week-end in una capitale europea (cosa tra l'altro vera) insieme alla mia ragazza. Arriva il giorno del viaggio, l'aereo sarebbe partito alle 13:00, e mi prende la convinzione che me ne sarei dimenticato. Nel frattempo vado a salutare degli amici e tra un abbraccio e un bicchiere di birra, passa del tempo, mi chiama la ragazza al telefono per farmi notare che sono le 15:30...
Aereo perso come previsto...
Cambio biglietti.
Ritorna il giorno della partenza e stavolta riesco a partire per l'aeroporto di Fiumicino in tempo. Però...
Arrivato all'aeroporto mi accorgo di aver dimenticato... la ragazza a Perugia. Ero partito da solo! La chiamo, mi scuso e le dico che l'aspetterò ma nel frattempo l'aereo parte...
E da qui il sogno riparte dal principio...

lunedì 26 maggio 2008

Pubblicità ingannevole

La settimana scorsa trovo dei volantini, meglio, un depliant pubblicitario, di quelli piegati in tre parti. Pubblicizzava, appunto, la prima mostra mercato di piante rare ed inconsuete, che si sarebbe svolta a Perugia presso i Giardini del Frontone, nel fine settimana. Così, da appassionato, decido di andarla a vedere. Nel volantino, la disposizione degli espositori, il programma degli interventi di area congressuale e gli eventi collaterali, oltre al doveroso ringraziamento a sponsor e autorità. In più riferimenti per le informazioni, quindi telefono, mail e sito web. Nessun accenno agli orari e nessun accenno alle disposizioni di ingresso. Per cui domenica, dopo aver fatto un paio di volte il giro delle strade vicine per trovare un parcheggio, con la mia ragazza ci avviamo a vedere la mostra. Arrivati lì, ci aspetta una bella fila di gente, in coda davanti ai cancelli d'ingresso. Chiediamo spiegazioni e un ragazzo dell'organizzazione ci dice che l'ingresso è a pagamento. Obbietto che nel volantino pubblicitario non c'è scritto, mi risponde che non c'è mai scritto se l'ingresso è a pagamento o meno sui volantini. Ormai eravamo lì e ci mettiamo in coda. Arriviamo alla cassa e faccio notare alla ragazza della dimenticanza sul depliant del fatto che l'ingresso sarebbe stato a pagamento. La ragazza è visibilmente imbarazzata. Le dico che oggigiorno la gente non è più pecorona e stupida e quello che hanno fatto si è trattato di pubblicità ingannevole. Mi risponde sempre imbarazzata che è stata una decisione dell'ultim'ora e si scusa, ma tant'è, sono 2,50 euro a persona.
Entriamo, e in poco tempo visitiamo la mostra mercato, dove di piante rare e inconsuete ne vediamo ben poche, in mezzo a piante grasse, rose, limoni, olivi, orchidee e iris. Insomma piante che in un buon vivaio si possono vedere gratuitamente.
All'arrabbiatura della beffa del prezzo d'ingresso si è aggiunta la delusione per aver visto ben poche piante particolari. Peccato, un'occasione mancata per gli organizzatori. Ah, ovviamente non è che lascio stare con una sgridata a voce, per la faccenda del biglietto.

lunedì 19 maggio 2008

Mmmhh... rrrrooarr... rfgmnttvvarghhh...!!!

Dormito troppo... se penso che sono andato a letto verso le dieci e mezza di sera, dopo che stranamente avevo dormito anche per tutto il pomeriggio (cosa che appunto non faccio mai...) ...
Dormito male... al solito, sono un po' di notti che dormo agitato... sogno, ma non li ricordo così bene da poterli raccontare... però... per alcune notti ho sognato labirinti in forme diverse, stanze di castelli da cui entravo e uscivo, inseguito, o numeri di codici da mettere in fila e che invece venivano fuori tutti alla rinfusa... poi stanotte... davo la caccia a tre serial killer, che facevano a pezzi le loro vittime, uno di loro uccideva bambini... e io lì a inseguirli, a ricostruire il rompicapo di indizi che mi avrebbe portato a loro...
Mattina. Caffelatte, pochi biscotti (tanto sono gli Atene, che sono grandi...), decido come vestirmi, controllo il mulo sul pc, bravo! nella notte mi ha scaricato il film... esco.
Nebbia e umidità, cielo grigio, mi è già passata tutta la voglia, sono già scoglionato e anzi mi girano abbastanza... mi aspetta una mattinata filodepressiva in ufficio...
E meno male che ieri, mentre dormivo, Il Perugia ha vinto la sua prima partita dei play-off per la serie B, Valentino Rossi ha vinto a Le Mans, raggiungendo la vetta della classifica e facendo 90 (vittorie), e l'Inter ha vinto il Campionato di calcio, ottendendo il suo 16° scudetto... quindi dovrei pure essere un pochetto contento... Bah...
Niente di così preoccupante, passerà anche questa giornata.

sabato 17 maggio 2008

Aggiornamenti blog

La playlist musicale è sparita, ma tornerà presto, con nuovi video. Nel frattempo ho aggiunto in fondo alla pagina un video player collegato a YouTube con i trailers dei miei film preferiti.
Sono una trentina (un po' meno) e vanno da "La Donna del Tenente Francese" a "Memento", passando per "The Blues Brothers", "Amici Miei", "The Matrix", "Fantozzi" e altri...
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venerdì 16 maggio 2008

barchette nel cuore verde d'Italia - commenti

Il Raduno che ho organizzato la settimana scorsa è stato il 4° in 8 anni di barchetta Club Italia. Infatti ne organizzo 1 ogni due anni (tranne nel 2004, quando oltre al raduno vero e proprio, ho improvvisato una zingarata alle cascate delle Marmore) Di seguito riporto la mia mail di ringraziamenti ai partecipanti che ho spedito sulla ML del Club, e nei commenti troverete le varie mail (o sms) di ringraziamenti e commenti dei partecipanti.
"Buon pomeriggio, è venerdì ed è già passata una settimana dal mio raduno.
Appena terminato mi sono ributtato a capofitto in questioni lavorative restate in sospeso che mi hanno tenuto impegnato fino a questa mattina. A dir la verità in mezzo ci ho infilato pure una magnifica giornata alla Festa dei Ceri di Gubbio e una serata con gli amici, barbecue + "Lost", ma il lavoro mi ha davvero rapito per 12 - 14 ore.
Per cui eccomi qua dopo una settimana a ringraziare tutti voi che avete partecipato, fregandovene altamente non tanto dei km da fare quanto del costo spropositato della benzina...
Al solito avrete visto un PG agitatissimo e quest'anno anche un peletto più nervoso, ma non ci posso far niente, organizzare e gestire raduni da un lato mi affascina e mi appaga dall'altro mi manda in agitazione mistica, perchè vorrei che tutto filasse liscio e che tutti si divertano e stiano bene.
La costante anche quest'anno è stata il ritardo con cui siamo arrivati ovunque, al ritrovo il sabato mattina, agli scavi poi, ai ristoranti e al teatro soprattutto. Non sarebbe un mio raduno altrimenti...
A causa dei ritardi ho però dovuto tagliare un bel pezzo di strada statale, riportandovi sulla 4corsie, e me ne scuso, ma altrimenti non avremmo fatto in tempo mai...
Mi scuso per alcuni problemi logistici che ci sono stati e ringrazio la disponibilità di alcuni di voi che mi mi ha permesso di risolverli, in particolare un grazie a Beppe e FunCool.
Grazie anche a Giancarlo, Romano, Roberto e sempre la coppia Beppe&FunCool, che mi hanno coadiuvato nel serpentone con le radio.
Mi è dispiaciuto che alcuni abbiano dovuto rinunciare, chi già prima del raduno (Tony), chi la mattina stessa (Terigio). Terigio facci sapere come sta tuo cognato e tantissimi auguri!!
Un vaffa (visto che è di moda) invece a due strani personaggi che nel cuore della notte di sabato (ore 2.09 per la precisione) mi hanno svegliato riportandomi con la mente ad una situazione già vissuta in Austria nel 2005 (solo che allora ero tra quelli che svegliavano), e che non si son fatti trovare poi quando sono sceso ad aprirgli il portone dell'Hotel. Ma vi pare possibile alla vostra età, cari Fede e Antonio, lasciare dormire da sole le vostre signore per uscire con due loschi figuri come Beppe e FunCool? Guardate che il Nonno (che ha il sonno leggero) ha sentito dei rumori sospetti provenire dalla camera di Antonio e solo la possente organizzazione di PG (che gli ha fatto credere che tali rumori provenissero da una discoteca) lo ha fatto distogliere dal pensare male sull'origine dei rumori (e non sapeva che Antonio manco c'era...)
Ci tenevo in modo particolare a portarvi a Perugia, la mia città, e a farvi conoscere il Teatro di Montecastello, un vero piccolo gioiello. Grazie quindi di aver condiviso con me questi due giorni (anche a chi c'è stato solo per un giorno, come Tiziana+Sauro e Marina+Claudio)
Un abbraccio a tutti e ci rivediamo al prossimo PG Raduno, nel 2010."
PG

Corsa dei Ceri 2008 - Gubbio

Ieri, come ogni anno, sono tornato a Gubbio per godermi una delle feste a cui tengo di più, la Corsa dei Ceri. E' stata una giornata ricca di emozioni, anche per via della presenza di una mia carissima amica (e del suo fidanzato) che non avevano mai visto questa festa. Così, insieme ai miei zii e i loro amici ci siamo gettati in mezzo al fiume di gente colorata che affolla Gubbio il 15 maggio. Abbiamo visto la Corsa in alcuni punti salienti, l'alzata al mattino in Piazza Grande, la Calata dei Neri, la Calata dei Ferranti, una muta di ceraioli al buchetto, l'ultimo stradone in cima al monte, il "colle eletto del beato Ubaldo" per citare Dante.
Sant'Ubaldo è riuscito al solito a chiudere gli altri fuori della basilica, San Giorgio ha fatto una bellissima corsa (è il mio santo) e Sant'Antonio invece è caduto un paio di volte.
Questo che segue è il video della Calata dei Neri, praticamente la partenza della corsa. Si vede alla fine il momento dove Sant'Antonio pende all'ingresso del corso.


lunedì 12 maggio 2008

Follia

Ovvero "Se non son matti non ce li volemo".

Non prendetemi per pazzo (per restare in tema) a scrivere una cosa del genere, ma è il titolo che mi sembrava più appropriato per commentare una cosa che ho scovato sul sito della Provincia di Perugia. Infatti questa PA (Pubblica Amministrazione) ha emesso un avviso, rivolto ad aziende, per l'assunzione di soggetti svantaggiati.
Bene! una lodevole iniziativa.
Citando una serie di leggi, leggine e normative varie si arriva ai requisiti che questi soggeti devono avere per essere assunti e che cosa ci guadagna l'azienda ad assumere.
Allora, chi assume ha un contributo una-tantum di 4500 euro lordi per ogni assunzione.
Il secondo dei requisiti è quello di essere disoccupati da oltre 12 mesi e di avere più di 40 anni.
E fin qui ancora tutto bene.

Ma il primo requisito (e più importante) è che il candidato deve essere iscritto alla legge 68/1999 con patologia psichiatrica certificata uguale o superiore al 70%.

E qui mi sorgono dei dubbi. Nulla in contrario a che si assuma una persona con dei problemi, anzi ben venga. Solo che avere una patologia psichiatrica uguale o superiore al 70% mi sa tanto di persona non sana di mente, quella che una volta si chiamava matto e si rinchiudeva. E qui i problemi se li ritrova tutti l'azienda, che a fronte di 4500 euro lordi si deve tenere con contratto a tempo indeterminato un dipendente su cui probabilmente non potrà far conto e anzi a cui dovrà stare dietro. Io spero di aver capito male e anzi, se qualcuno ci capisce più di me, magari mi spieghi come funziona questa cosa. Perchè se ho capito bene, invece di far assumere uno che non apporterà nessuna utilità ad un'azienda, se si vuol aiutare queste persone perchè i contributi non si danno direttamente a loro? magari con sconti/sgravi sulle spese mediche.


Il link del bando (peraltro già scaduto) è questo:
http://www.provincia.perugia.it/Sportello-/Bandi/Avvisi-pub/avviso-PARI.zip

Chiacchiere da bar...

Oggi pomeriggio, scambio di mail tra amici, argomento automobili e potenze... Quando si intromette un filosofo...
Riporto le parti essenziali delle vaire mail:
M - ... però a 20 anni 130 cavalli sono tanti. A 30 anni 170 cavalli sono giusti ...
P - A 43 anni invece di cavalli ne bastano 50, su una Mini però. Più i circa 130 (forse 145) su una barchetta.
F - ma io ho lasciato perdere i cavalli....ora mi bastano due o tre maiale e sto contento.

giovedì 8 maggio 2008

barchette nel cuore verde d'Italia

Sabato 10 e domenica 11 maggio ci sarà un raduno in Umbria, organizzato da me. Faccio parte di un Club di appassionati proprietari di spider, la Fiat barchetta, da ormai 7 anni, e ogni due organizzo un raduno nella mia regione. Questo è la quarta volta. Sul sito del barchetta Club Italia, http://www.barchetta.it trovate programma e partecipanti, qui vi riassumo un po' quello che andremo a fare.
Ritrovo la mattina del sabato a Perugia, si parcheggiano le auto e si prende il nuovo mezzo di trasporto perugino, il MiniMetrò. In centro andiamo a visitare gli scavi archeologici sotto al Museo del Capitolo di San Lorenzo, alternando visita allo shopping in centro. Poi tutti a pranzo alla Locanda dei Golosi, ottimo ristorantino della zona. Poi un paio d'ore di tour in spider fino a Montecastello di Vibio, nostra meta per la sera. Qui andremo al teatro più piccolo del mondo, una bomboniera di teatro. . La domenica passeggiata sempre in barchetta, top-down naturalmente, e poi a pranzo in agriturismo.
La settimana prossima foto e commenti.

lunedì 5 maggio 2008

Ingegneri al lavoro, mezzi di trasporto moderni e antiche mulattiere.

Tempo fà avevo scritto un post sul MiniMetrò, ultimo ritrovato della tecnica moderna nell'ambito dei mezzi di trasporto, volto a risolvere i problemi di traffico della città. L'ho scritto subito dopo l'inaugurazione e, a parte le cose negative su cui mi ero soffermato, avevo elogiato una delle qualità, cioè la puntualità e velocità del servizio: 11 minuti dallo stadio al centro, contro una mezz'ora abbondante che occorre all'autobus. Venerdì scorso riprendo il MiniMetrò per andare in centro e parto proprio dallo stadio, quindi percorso completo. Alla stazione di partenza non c'è un ufficio di biglietteria ma due macchinette self-service che emettono il tagliando. Arrivo e ci sono una quindicina di persone in fila perchè una delle due macchinette in questione è rotta. Morale: quindici persone circa e venti minuti di fila circa, per acquistare il biglietto (valido 70 minuti). Salgo sul vagone che mi porterà a destinazione, pensando che va beh, ho perso 20 minuti ma adesso in poco più di 10 sarò in centro, sbrigo le commissioni e poi riprenderò il minimetrò per tornare, con un unico biglietto. E qui la sorpresa: il "brucomela" ci mette ben 23 minuti! Quando arrivo in centro sono già passati 3/4 d'ora da quano ho lasciato l'auto al parcheggio del MiniMetrò (e sì, perchè la linea è unica e da casa o aspetto un autobus o arrivo in macchina fin sotto la stazione). Ho dovuto volare e sbrigarmi nel fare le mie commissioni per poter riprendere in tempo il vagoncino per tornare giù. Beh, in discesa andrà più forte, ho pensato... In effetti, ci ha impiegato 17 minuti.
Ripensandoci, se avessi preso il vecchio caro autobus, che ha la fermata dietro casa, non avrei preso l'automobile, ci avrei messo più o meno lo stesso tempo e speso gli stessi soldi (pur ammettendo un'attesa simile, avrei risparmiato il tempo da casa alla stazione del metrò).
All'ufficio viabilità devono aver assunto degli ingegneri a cui piacciono le rotonde. Le strade della città stanno perdendo la familiare disposizione lineare e assumendo la nuova e più "à la page" disposizione concentrica... Esempio: percorso dalla frazione di San Sisto alla località Pian di Massiano. Una volta gli unici due ostacoli erano il passaggio a livello e un semaforo, posto all'incrocio chiamato "Centova", poi una bella strada dritta e lineare fino a Pian di Massiano. Se avevi fortuna di incontrare il passaggio a livello aperto e il semaforo verde, in 5 minuti eri davanti allo stadio (che sta appunto a Pian di Massiano). Tempo fà è stato eliminato il semaforo con una mega rotonda con tanto di giardinetto centrale; ora, dopo questa, a metà della bella strada dritta che dicevo è spuntato un altro mega-rotondone. La prima rotonda la posso capire perchè hanno eliminato il semaforo, la seconda un po' meno, perchè è stata messa all'uscita della superstrada e serve solo a non far fare lo stop a chi esce dalla quattrocorsie. Il passaggio a livello invece esiste ancora.
Ora che succede? il traffico è più snello? manco per niente.
Infatti venendo da San Sisto c'è una fila continua fino alla prima rotonda, dove automobilisti impreparati al nuovo sistema viario consultano i loro gps per capire chi deve impegnare per primo il cerchio asfaltato. Il problema è che la fila c'è sia se il passaggio a livello è chiuso che se è aperto, il che comporta spesso che resti un'auto tra i binari (e qui vedi il conducente iniziare a sudare freddo, pensando al treno in arrivo). Superata la prima rotonda ci attende la seconda, la quale è stata concepita in modo davvero astruso. Prendiamo una rotonda semplice: è un cerchio con quattro strade messe a croce, dove tu entri da una e poi scegli da dove uscire. La strada che percorri per entrare ha l'ingresso nella rotonda alla fine della strada stessa, senza particolari inciampi.
Il nuovo mega-rotondone no. Percorrendo la via in modo normale, come da codice della strada, cioè sulla destra, si finisce automaticamente in superstrada direzione Firenze, perchè il nastro d'asfalto è stato modificato in modo da facilitare l'accesso alla 4 corsie. Se si vuole impegnare la rotonda invece bisogna spostarsi, meglio, buttarsi tutto a sinistra, per poi sterzare di nuovo a destra (per seguirne la conformazione rotonda) poi curvare a sinistra (è un cerchio!) e quindi tutto a destra per uscire. In pratica una gimkana!
E se io decido di andare dritto, chiederete voi? Un disastro. Al centro della strada c'è uno spartitraffico di cemento. Non è spostato a destra o a sinistra, è proprio al centro. Di notte se non sapete che c'è e pensate di trovarvi di fronte a una normale rotonda, ci finite sopra (con gravi conseguenze al mezzo meccanico che state guidando).
Superata la rotonda riprendete ad andare diritti ma dovete subito rallentare in quanto sulla destra c'è una seconda uscita della superstrada (la prima è dritta nella rotonda) e lì si scatena la passione della formula uno dei guidatori: infatti sembra di vedere l'uscita dai box di un gran premio, si gioca a chi esce per primo.
Bene, siete usciti indenni dal rotondone, indenni dall'uscita box, finalmente vi rilassate e... la vostra auto ha un sobbalzo, si solleva da terra e ricade: avete appena superato un dissuasore di velocità alto mezzo metro... Sono passati oltre il doppio dei minuti che impiegavate prima, ancora non siete arrivati a destinazione, in compenso avete già scomodato tutti i santi del Paradiso...
Se invece venite dal lato opposto vi ritroverete immersi in una nuova esperienza (inesistente fino alla creazione del rotondone): la fila indiana dallo stadio fino al nuovo cerchio d'asfalto. Che da un lato è una mano santa, questa fila, perchè andando a 2 all'ora vi evita la spiacevole sensazione di inchiodare la vostra auto a pochi centimetri da un frontale con quella che procede dal lato opposto, appena uscita dal rotondone o dai box/superstrada. Sì, perchè la vecchia e cara linea dritta ha subito un'innaturale deviazione a destra per creare spazio nel senso inverso, tanto innaturale che gli ingegneri di cui sopra hanno dovuto mettere una fila di segnaposto catarinfrangenti ad indicare la retta via.
Sempre a proposito delle trovate degli ingegneri della viabilità, giorni fà mi trovavo a percorrere una via nei pressi della stazione ferroviaria. Strada a senso unico a tre corsie, in semidiscesa, semaforo pedonale, curva semi-cieca a destra (è parzialmente chiusa alla vista da un palazzo). Tu arrivi, rallenti o ti fermi al semaforo e giri a destra. Quel giorno il traffico era intenso ma praticamente fermo: incidente? no, men at work, lavori in corso. Stavano realizzando uno spartitraffico proprio appena dopo la curva cieca. Ho subito pensato: qui appena terminato qualcuno ci si schianta. Detto fatto. Qualche giorno dopo leggo sul giornale più o meno così "Il Comune mette le luci allo spartitraffico maledetto, che in pochi giorni ha causato tamponamenti causa improvvisi stop delle auto e veri e propri incidenti con auto finite sopra il blocco di cemento." Hanno illuminato ben bene l'ostacolo e spariamo così che la gente lo vede (sentire lo sente...).
Tutto questo quando il resto delle strade della città sono paragonabili a delle vere e proprie mulattiere del dopoguerra con voragini incredibili alternate a dossi prefabbricati atti a dissuadere la velocità. Ora è vero che io guido una spider o una mini, che sono due auto rigide di loro e parto svantaggiato, ma capisco sempre più chi si è comprato un SUV.
Quasi quasi mi faccio un Hummer...

Paradossi di mezzemaniche...

Cronache dallo sportello, aperto "interrottamente" (come qualcuno ci chiama).
Due situazioni recentemente accadute, che pur non arrivando ad essere "kafkiane", tanto per citare il post precedente, nel vero senso del termine (andate a leggervi la definizione su Wiki), sono comunque particolari, imbarazzanti e se vogliamo fanno anche un po' girare le scatole...
1. La carta d'identità,
ovvero dialogo tra una impiegata "mezzemaniche" di trentennale carriera (la prima) e una stagista che da pochi mesi si occupa dell'argomento (la seconda).
- "Ciao sono B, chiamo dall'uff di stato civile, volevo sapere come si fa a vedere se una carta d'identità è valida per l'espatrio."
- "Ciao, beh, basta guardarla, se è una di quelle cartacee, sul retro c'è stampato "non valida per l'espatrio". Se invece non c'è scritto niente, è valida. Se è una di quelle nuove elettroniche, viene riportato sia se è valida sia se non lo è."
- "Ah, perchè non era chiaro... Si è una di quelle di carta. Allora dove devo guardare, dietro? E se non c'è scritto nulla è valida, vero?"
- "Certo, esatto."
- "Grazie"
- "Prego"
2. L'autentica di foto,
ovvero dialogo tra una potenziale dirigente e un'impiegata (entrambi dello stesso servizio).
- "Ciao, sono D, mi puoi aiutare a chiarire un dubbio?"
- "Certo, se posso."
- "Io che ho le firme per tutti i certificati, come E, che dici, posso firmare anche una autentica di foto?"
- "Beh, certamente, l'autentica di foto è come una normale certificazione, non è come una autentica di firma su un documento o dichiarazione. La stampi e la firmi, basta."
- "Ah, ecco, perchè non mi era chiaro. Grazie"
- "Prego"
Morale: quando trent'anni di lavoro non vanno di pari passo con l'elasticità mentale necessaria a vedere cosa fa il tuo vicino di scrivania, e quando il far carriera non dipende dal sapere le cose...

Sogni kafkiani

Dove kafkiana non è la situazione ma l'argomento del sogno... Infatti è stato un sogno popolato di esseri simili al Gregor della Metamorfosi, metà uomini e metà insetti. Non ricordo chiaramente tutto ma in pratica facevo accomodare in ufficio queste persone che, una volta entrate, si rivelavano essere dei mostri, con una parte anteriore umana e quella posteriore presa appunto da insetti. Quindi io parlavo con un essere con corpo, testa e braccia di un uomo, e gambe (anzi zampe e molte) coda e ali di insetto. Quello che non ricordo è se dovevo fare delle pratiche d'ufficio con loro oppure semplicemente accoglierli. La cosa chiara però è che le loro sembianze umane erano solo una maschera che gli permetteva di aggirarsi per il mondo reale senza essere additati come mostri. Oltre al racconto di Kafka, mi hanno ricordato molto anche la creatura, metà uomo e metà insetto, di "Mimic" film, peraltro dimenticabile di Guillermo Del Toro.

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