"Ignara di sguardi indiscreti alle spalle, conversa con amici di chissà quali vissuti momenti.
Sandali con zeppa calibrata, creano la giusta misura al sellino affusolato della bici che sostiene il corpo snello, fendendo lievemente tessuto e carne così da creare un piacevole “belvedere”.
Noi, come dive in primo piano, siamo in posa per essere immortalate da un obbiettivo mendace e la nostra immagine, sfumata, lascia il posto allo sfondo intrigante della piazza di Lodi laddove, con malcelata innocenza, sono puntati occhi e relative attrezzature.
Puntare, fuoco e via… per immortalare lo spettacolo di lievi movenze di un corpo sinuoso su questo oggetto immobile ma tremendamente vivo e invidiato da tutti. Noi donne, con sorriso abbozzato, complici di quel vagare maschile tra sogno e realtà, percepiamo bisbigli, sguardi, sorrisi che animano quei brevi attimi di fantasie fino a quando “qualcosa” si muove!
“eppur si muove” saluta gli amici, candidi baci e poi pronta per la partenza; il sellino si sposta dolcemente e con egual eleganza si insinua finalmente tra le fattezza della fanciulla come una rondine che entra nel nido.
Un ovazione sommessa, educata ma pur sempre significativa accompagna la partenza e l’immagine svanisce, si confonde fra la folla ma sicuramente, come accade quando siamo insieme, qualcosa rimane.
Potevamo farvi una domanda ma sarebbe stata retorica; abbiamo capito che “vi era piaciuto”!"
"LA RAGAZZA CON IL SELLINO" by Le Donne degli Strani