lunedì 21 aprile 2008

Banchi di alghe

Questa volta è stato un sogno lungo e complicato perciò spero di ricordarlo tutto. E' molto sci-fi, per cui non vi spaventate per le stranezze.
Mi trovo in una piccola stanza insieme ad altre persone, tra cui riconosco alcuni amici e colleghi d'ufficio. Siamo praticamente rinchiusi e dobbiamo passare la notte qui. Fuori, da quello che riesco a capire, tutto il mondo è stato sottomesso da una nuova specie, non so se di origine aliena o che. Il problema è però che nessuno se n'è accorto, tranne poche persone, come noi.
Passiamo molto tempo a parlare su che cosa si può fare poi arriva l'ora di andare a riposare ma nella stanza non ci sono letti, solo un tavolo, delle sedie e due divani, di cui uno piccolo e con braccioli e spalliera in legno. Mi accomodo prima sul divano più grande, è un po' corto per me ma mi accontento. Due persone si sdraiano sul tavolo, un'altra unisce le sedie e s'addormenta così. Arriva una donna, è una mia collega, mi dice che aveva scelto lei di dormire su quel divano, per cui mi alzo e vado sull'altro, quello di legno. E' ancora più piccolo del primo, cerco di acciambellarmi ma non ci riesco. Dopo un po' di tempo passato a provare a dormire, mi alzo nel cuore della notte e esco da una finestra. Voglio cercare di capire perchè nessuno si è mai accorto di questa invasione.
Evidentemente passeggio fino all'alba perchè quando arrivo a vedere delle persone è giorno. Stanno facendo la fila per entrare in uno stabilimento balneare. Dall'ingresso non si vede il mare, solo una grossa struttura di legno, con delle scale. La porta d'ingresso è al primo piano. Mi unisco al gruppo in fila ed entro. C'è una sala d'aspetto con delle porte che danno sulla spiaggia. La gente è molto agitata ed ansiosa di arrivare al mare. Finalmente il primo gruppo passa, poi toccherà a me. A questo punto riesco a vedere da una finestra la spiaggia e vedo. Ci sono decine di persone uscite dalla mia stanza e da altre di stabilimenti vicine che corrono a fare il bagno in mare. Improvvisamente dall'acqua emergono come dei grossi banchi di alghe compatte che velocemente si avvicinano alla riva. Sono molto grandi, formano delle matasse scure. Arrivate a riva ecco che si avventano sui bagnanti e li inghiottono completamente, tutti. Passa un po' di tempo, poi dall'acqua rispuntano le persone. Escono e silenziosamente si posizionano in fila per l'uscita. Io riesco e defilarmi e invece di andare in spiaggia ritorno in strada e vado anche io alla porta da dove usciranno queste persone. Cominciano ad uscire e io inizio a capire. Sono imbambolate, ebeti. Le creature marine le hanno fagocitato il cervello ed ora sono come degli automi. Per questo nessuno sa o si ricorda del pericolo. Mi allontano da quel posto tremendo e proseguendo nel mio cammino arrivo all'ingresso di un Luna Park in stile Disneyland. L'ingresso è una struttura larga e alta, nera ma piena di luci colorate. Anche qui c'è moltissima gente in fila per entrare, anche qui sono molto ansiosi. E solo ora mi rendo conto che questa gente è ipnotizzata, attratta prima dal mare e ora dai giochi. Non entro ma da una fessura riesco a guardare dentro e anche qui, in realtà, dietro alla grossa struttura d'ingressso non c'è niente, solo spiaggia e mare e la fila di persone che da una parte entra in acqua (dove ad attenderle ci sono i banchi di alghe) e dall'altra esce inebetita. Corro via... e il sogno si interrompe.

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