Il video, ripreso dal navigatore Andrea, di una prova speciale del Memorial Bisulli 2008, a Poggio Berni. L'auto è una Alfa Romeo Montreal del 1971, del mio amico Giacomo. Alla gara, che si è svolta a metà ottobre, ho partecipato anche io, come navigatore su una Mini 30th del 1989, del mio amico Federico.
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lunedì 24 novembre 2008
Alfa Montreal al Memorial Bisulli 2008
sabato 9 agosto 2008
Classic Mini Raid. Perugia - Santarcangelo di Romagna - Monaco di Baviera
1752 km dopo. Parte terza.
Questa faccenda del raduno in Baviera è nata verso i primi di giugno, quando io e il Conte di Galciana abbiamo partecipato al 1° Raduno Autostoriche di Misano Adriatico.
Lì avevamo conosciuto il presidente del Mini Club Monaco e Stefano, minista italo-tedesco. I due, insieme ad altri 8 equipaggi, erano venuti dalla Baviera in Romagna, con appunto 10 Mini. La sera a cena gli avevamo chiesto se ci potevano regalare gli adesivi del loro Club. Con abile mossa pubblicitaria ci dicono che non li avevano con sè, ma se fossimo andati in Baviera alla fine di luglio, al loro raduno, ce ne avrebbero dati in quantità, perchè lì erano a casa e quindi non avevano problemi.
Detto fatto, partiamo.
La domenica mattina becchiamo subito il presidente, al quale, dopo i convenevoli, chiediamo gli adesivi. Con la scusa della lingua (cioè che non parlava italiano) ci fa capire di aspettare Stefano, il quale ci avrebbe accontentato.
E Stefano arriva. Stessa scena, stessa richiesta, stessa risposta. Variante: in italiano con accento bavarese ci dice che siamo i benvenuti, che possiamo fare e disfare come vogliamo, chiedere qualsiasi cosa, ma che per gli adesivi adesso ci penserà lui... e detto questo sparisce.
Verso metà giornata, torniamo alla carica chiedendo prima al presidente e poi a Stefano, ma il gioco dello scaricabarile prosegue e quindi niente adesivi...
Più tardi notiamo che ogni volta ci si incontra, i due o abbassano lo sguardo o cambiano strada.
Verso le 15, rifermiamo il presidente dicendogli che noi stiamo per ripartire, e quindi se per favore ci poteva dare gli adesivi. Ci dice, tradotto da un nostro amico, che ha mandato un socio a prenderli a casa, ma comunque di chiedere anche a Stefano, e sparisce. L'italo-bavarese stavolta ci dice di sederci e aspettare.
E qui vediamo che parte tutto agitato, blocca il presidente, insieme cercano un tipo alto grosso e con baffi neri. Spariscono per un po'.
Dopo circa mezz'ora ricompaiono con una grossa cesta di vimini, da cui spuntano delle foglie, e insieme a un ragazzone tedesco alto e grosso (senza baffi neri...) vestito da Scozzese, con kilt d'ordinanza e cornamusa.
I quattro vengono da noi, insieme a molti altri soci e alla proprietaria del ristorante che faceva da catering al raduno (una signora italiana, da noi ribattezzata La Wanda, del ristorante "Trattoria Lo Stivale").
Stefano, per conto del presidente, ci dice che sono stati onorati della nostra presenza e del fatto che abbiamo fatto così tanti km per stare con loro e volevano ringraziarci. Il presidente così ci regala due boccali in ceramica bianca con il logo del Mini Club Monaco, L'omone coi baffi neri invece ci da il cesto con le foglie, e Stefano ci spiega che è un loro omaggio. Il cesto contiene infatti prelibatezze tipiche bavaresi, tutte inevitabilmente in scatola o sottovuoto...
Dal cesto, Stefano tira fuori solo una scatola come esempio. La lattina contiene 4 wurstel bavaresi bianchi, dall'aspetto alquanto sinistro. Ci spiega che prima di mangiarli dobbiamo cuocerli nell'acqua bollente a 90° per 3 minuti, raccomandandosi che siano proprio 90 gradi e 3 minuti. Io e Federico ci guardiamo perplessi: sembra la procedura per la sterilizzazione.
Più tardi scopriremo anche gli altri prodotti tipici: wurstel e salsicce di vario genere, prosciutto cotto in scatola, un salsiccione con scritta "prodotto tipico Viennese", 6 bottiglie di birra di malto e una scatola di "Gulash Tipico Ungherese".
Dopo la consegna del cesto, Stefano prosegue dicendo che sempre per ringraziarci, il ragazzone col kilt suonerà per noi, con la sua cornamusa, una serie di brani tipici bavaresi. E infatti si mette sull'attenti davanti a noi, prende fiato e inizia a suonare musiche folkloristiche locali. In pratica un picchetto d'onore tutto per noi.
Siamo rimasti contenti ed emozionati. Certo, anche un po' preoccupati per i wurstel bianchi di Bavaria...
Questa faccenda del raduno in Baviera è nata verso i primi di giugno, quando io e il Conte di Galciana abbiamo partecipato al 1° Raduno Autostoriche di Misano Adriatico.
Lì avevamo conosciuto il presidente del Mini Club Monaco e Stefano, minista italo-tedesco. I due, insieme ad altri 8 equipaggi, erano venuti dalla Baviera in Romagna, con appunto 10 Mini. La sera a cena gli avevamo chiesto se ci potevano regalare gli adesivi del loro Club. Con abile mossa pubblicitaria ci dicono che non li avevano con sè, ma se fossimo andati in Baviera alla fine di luglio, al loro raduno, ce ne avrebbero dati in quantità, perchè lì erano a casa e quindi non avevano problemi.
Detto fatto, partiamo.
La domenica mattina becchiamo subito il presidente, al quale, dopo i convenevoli, chiediamo gli adesivi. Con la scusa della lingua (cioè che non parlava italiano) ci fa capire di aspettare Stefano, il quale ci avrebbe accontentato.
E Stefano arriva. Stessa scena, stessa richiesta, stessa risposta. Variante: in italiano con accento bavarese ci dice che siamo i benvenuti, che possiamo fare e disfare come vogliamo, chiedere qualsiasi cosa, ma che per gli adesivi adesso ci penserà lui... e detto questo sparisce.
Verso metà giornata, torniamo alla carica chiedendo prima al presidente e poi a Stefano, ma il gioco dello scaricabarile prosegue e quindi niente adesivi...
Più tardi notiamo che ogni volta ci si incontra, i due o abbassano lo sguardo o cambiano strada.
Verso le 15, rifermiamo il presidente dicendogli che noi stiamo per ripartire, e quindi se per favore ci poteva dare gli adesivi. Ci dice, tradotto da un nostro amico, che ha mandato un socio a prenderli a casa, ma comunque di chiedere anche a Stefano, e sparisce. L'italo-bavarese stavolta ci dice di sederci e aspettare.
E qui vediamo che parte tutto agitato, blocca il presidente, insieme cercano un tipo alto grosso e con baffi neri. Spariscono per un po'.
Dopo circa mezz'ora ricompaiono con una grossa cesta di vimini, da cui spuntano delle foglie, e insieme a un ragazzone tedesco alto e grosso (senza baffi neri...) vestito da Scozzese, con kilt d'ordinanza e cornamusa.
I quattro vengono da noi, insieme a molti altri soci e alla proprietaria del ristorante che faceva da catering al raduno (una signora italiana, da noi ribattezzata La Wanda, del ristorante "Trattoria Lo Stivale").
Stefano, per conto del presidente, ci dice che sono stati onorati della nostra presenza e del fatto che abbiamo fatto così tanti km per stare con loro e volevano ringraziarci. Il presidente così ci regala due boccali in ceramica bianca con il logo del Mini Club Monaco, L'omone coi baffi neri invece ci da il cesto con le foglie, e Stefano ci spiega che è un loro omaggio. Il cesto contiene infatti prelibatezze tipiche bavaresi, tutte inevitabilmente in scatola o sottovuoto...
Dal cesto, Stefano tira fuori solo una scatola come esempio. La lattina contiene 4 wurstel bavaresi bianchi, dall'aspetto alquanto sinistro. Ci spiega che prima di mangiarli dobbiamo cuocerli nell'acqua bollente a 90° per 3 minuti, raccomandandosi che siano proprio 90 gradi e 3 minuti. Io e Federico ci guardiamo perplessi: sembra la procedura per la sterilizzazione.
Più tardi scopriremo anche gli altri prodotti tipici: wurstel e salsicce di vario genere, prosciutto cotto in scatola, un salsiccione con scritta "prodotto tipico Viennese", 6 bottiglie di birra di malto e una scatola di "Gulash Tipico Ungherese".
Dopo la consegna del cesto, Stefano prosegue dicendo che sempre per ringraziarci, il ragazzone col kilt suonerà per noi, con la sua cornamusa, una serie di brani tipici bavaresi. E infatti si mette sull'attenti davanti a noi, prende fiato e inizia a suonare musiche folkloristiche locali. In pratica un picchetto d'onore tutto per noi.
Siamo rimasti contenti ed emozionati. Certo, anche un po' preoccupati per i wurstel bianchi di Bavaria...
Ah, dimenticavo: ovviamente il tutto è stata un'altra abilissima mossa di marketing per non darci gli adesivi...
martedì 5 agosto 2008
Classic Mini Raid - Perugia - Santarcangelo di Romagna - Monaco di Baviera
1752 km dopo, seconda parte.
E' sabato sera e lasciata la Mini al parcheggio dell'hotel, andiamo a cena con la Turbo5 di Remo. Cena bavarese, con stinco di maiale, knodel e crauti e naturalmente birra, un litro a testa io e Fede, i nostri amici invece preferiscono la radler.
Dopo cena, caffè e whisky e passeggiata per il centro di Monaco.
Arriviamo ad un lussuoso albergo con una serie di auto da sogno in parata davanti all'ingresso . Ci sono due Mercedes S Klass 6.3 AMG, una Bentley Continental GT, una Porsche 997 Turbo Cabrio, ma su tutte spiccano una Lamborghini Murcielago LP640 nera con cofano motore in cristallo, una Rolls Royce Phantom Drophead Coupé (che è poi una cabriolet) grigio scuro opaco con cofano motore d'acciaio spazzolato e una Porsche Carrera GT argento. Sul cofano della Rolls, Remo dice la sua: "Qvesto crosso affare per BMW, perchè risparmia su verniciatura cofano ma lo fa pagare come otional di 15000 euro". Si capisce che comunque siamo in una zona di lusso di Monaco perchè in pochi minuti passano lungo la via una Ferrari F430 Spider, una Aston Martin DB9 e una Mercedes SL. Ad ogni modo le auto in parata davanti all'hotel hanno tutte targa araba. E qui mi viene un pensiero: se io fossi il proprietario di una di quelle automobili, ad esempio della Murcielago, per dirla alla Fantozzi, mi turberei leggermente nel vedere i miei 300.000 euro di Lambo lasciati lungo una via molto trafficata invece che dentro il garage dell'albergo...
Domenica mattina.
Doccia, colazione e si parte per il raduno. Impostiamo Jennycastellani sul più vicino distributore di benzina e poi per Gröbenzell, paesino alle porte di Monaco dove ci attende il raduno di Mini.
Al benzinaio scopriamo con piacere che "Grace", la mia Mini, ha consumato poco, praticamente per il viaggio d'andata (autostrada e statale) ha fatto 16 km con un litro di super.
Arriviamo a Gröbenzell. Il raduno si svolge in pratica lungo una via chiusa al traffico, dove i partecipanti parcheggiano la loro Mini e poi si accomodano a bere una birra. Ci sono infatti una serie di tavolate messe a mo' di sagra, davanti ad un camion d'epoca che funge da distributore di birra.. Inoltre ci sono un paio di stand BMW MINI con t-shirt e oggettistica Mini in vendita. E qui si possono provare le nuove Mini, da quelle a gasolio alle Cooper S John Cooper Works da 210 cv.
La mattinata la passiamo a scattare foto e berci un boccale di birra (nota: la birra costa poco, mezzo litro 2,5 euro + 1 euro di caparra per il boccale).
Più tardi ci raggiungono Remo e Jutta e con il loro aiuto proviamo a farci dare una Cooper S Works. Il primo tentativo fallisce miseramente per colpa mia. Infatti quando la ragazza mi chiede la patente prima appoggio proprio davanti a lei il boccale vuoto e poi le do la patente. E, giustamente, mi fa notare che non può darmi una Mini se ho bevuto (io comunque nego l'evidenza...).
E così la Mini Works la prenota Jutta. Ci danno una Cooper S Works superaccessoriata, bianca con tetto nero, interni in pelle, navi, tetto apribile, più una serie di altre amenità che non so se siano di serie o a pagamento (clima, tasto sport, controllo trazione, ecc.). Remo ci dice che così messa dovrebbe costare sui 40 mila euro. Saliamo tutti e 4, Jutta parte sparata e cerca subito un po' di curve, dicendo "Qvesta è Works, qvindi devo lavorare" e si mette a ridere... Poi passa la Mini a Remo e qui vediamo all'opera un vero collaudatore... Alla fine dopo averla strapazzate (in senso buono) commente che "Zì, appastanza buona, però non è come mia Integrale" (l'ultima arrivata nella scuderia privata di Remo è una Delta 16v Integrale del '92).
Nel prossimo post vi racconterò la "macchietta" degli adesivi del Mini Club Munchen.
E' sabato sera e lasciata la Mini al parcheggio dell'hotel, andiamo a cena con la Turbo5 di Remo. Cena bavarese, con stinco di maiale, knodel e crauti e naturalmente birra, un litro a testa io e Fede, i nostri amici invece preferiscono la radler.
Dopo cena, caffè e whisky e passeggiata per il centro di Monaco.
Arriviamo ad un lussuoso albergo con una serie di auto da sogno in parata davanti all'ingresso . Ci sono due Mercedes S Klass 6.3 AMG, una Bentley Continental GT, una Porsche 997 Turbo Cabrio, ma su tutte spiccano una Lamborghini Murcielago LP640 nera con cofano motore in cristallo, una Rolls Royce Phantom Drophead Coupé (che è poi una cabriolet) grigio scuro opaco con cofano motore d'acciaio spazzolato e una Porsche Carrera GT argento. Sul cofano della Rolls, Remo dice la sua: "Qvesto crosso affare per BMW, perchè risparmia su verniciatura cofano ma lo fa pagare come otional di 15000 euro". Si capisce che comunque siamo in una zona di lusso di Monaco perchè in pochi minuti passano lungo la via una Ferrari F430 Spider, una Aston Martin DB9 e una Mercedes SL. Ad ogni modo le auto in parata davanti all'hotel hanno tutte targa araba. E qui mi viene un pensiero: se io fossi il proprietario di una di quelle automobili, ad esempio della Murcielago, per dirla alla Fantozzi, mi turberei leggermente nel vedere i miei 300.000 euro di Lambo lasciati lungo una via molto trafficata invece che dentro il garage dell'albergo...
Domenica mattina.
Doccia, colazione e si parte per il raduno. Impostiamo Jennycastellani sul più vicino distributore di benzina e poi per Gröbenzell, paesino alle porte di Monaco dove ci attende il raduno di Mini.
Al benzinaio scopriamo con piacere che "Grace", la mia Mini, ha consumato poco, praticamente per il viaggio d'andata (autostrada e statale) ha fatto 16 km con un litro di super.
Arriviamo a Gröbenzell. Il raduno si svolge in pratica lungo una via chiusa al traffico, dove i partecipanti parcheggiano la loro Mini e poi si accomodano a bere una birra. Ci sono infatti una serie di tavolate messe a mo' di sagra, davanti ad un camion d'epoca che funge da distributore di birra.. Inoltre ci sono un paio di stand BMW MINI con t-shirt e oggettistica Mini in vendita. E qui si possono provare le nuove Mini, da quelle a gasolio alle Cooper S John Cooper Works da 210 cv.
La mattinata la passiamo a scattare foto e berci un boccale di birra (nota: la birra costa poco, mezzo litro 2,5 euro + 1 euro di caparra per il boccale).
Più tardi ci raggiungono Remo e Jutta e con il loro aiuto proviamo a farci dare una Cooper S Works. Il primo tentativo fallisce miseramente per colpa mia. Infatti quando la ragazza mi chiede la patente prima appoggio proprio davanti a lei il boccale vuoto e poi le do la patente. E, giustamente, mi fa notare che non può darmi una Mini se ho bevuto (io comunque nego l'evidenza...).
E così la Mini Works la prenota Jutta. Ci danno una Cooper S Works superaccessoriata, bianca con tetto nero, interni in pelle, navi, tetto apribile, più una serie di altre amenità che non so se siano di serie o a pagamento (clima, tasto sport, controllo trazione, ecc.). Remo ci dice che così messa dovrebbe costare sui 40 mila euro. Saliamo tutti e 4, Jutta parte sparata e cerca subito un po' di curve, dicendo "Qvesta è Works, qvindi devo lavorare" e si mette a ridere... Poi passa la Mini a Remo e qui vediamo all'opera un vero collaudatore... Alla fine dopo averla strapazzate (in senso buono) commente che "Zì, appastanza buona, però non è come mia Integrale" (l'ultima arrivata nella scuderia privata di Remo è una Delta 16v Integrale del '92).
Nel prossimo post vi racconterò la "macchietta" degli adesivi del Mini Club Munchen.
mercoledì 30 luglio 2008
Classic Mini Raid Perugia - Santarcangelo di Romagna - Monaco di Baviera
1752 km dopo... Prima parte.
Questa zingarata inizia in pratica con il mio arrivo, venerdì sera, a casa del Conte di Galciana e Madame Gloria, ospiti anche i signori Conti padri. Il padrone di casa, improvvisatosi fuochista, ci ha deliziato con una splendida grigliata di carne e cruditèe. Al mattino dopo, mi sveglio, esco in giardino e vedo, parcheggiata davanti alle nostre Mini, una Clubman di quelle nuove, ...a gasolio.
La Mini Clubman della Bmw la riconosci, perchè gli stilisti hanno cacciato i mancorrenti - si, insomma, i tubi portabagagli - sotto la carrozzeria del tetto e non sopra la stessa, come natura vuole, col risultato che il tetto sembra avere delle gobbette ai lati. Il Conte mi spiega che è la nuova auto del Pirletti, il suo vicino di casa. Dopo colazione, mentre attacchiamo gli adesivi con i nomi (stile auto da rally) sui finestrini posteriori, ho modo di conoscerlo, perchè il Pirletti si affaccia in terrazza e si informa sui preparativi e sulla destinazione.
Laviamo la Mini, facciamo il pieno e partiamo. Alle 8:42 entriamo in autostrada.
Il viaggio verso nord è tranquillo e allegro, al ritmo di "Vamos a la Playa" e "Ma Quale Idea", fino a incontrare poco dopo Verona un mega-ingorgo, di quelli dove tutte le auto sono ferme (ferme, non al rallenty) ma che poi alla fine non è successo niente. Il che ti fa pensare su cosa causi queste enormi file...
Questa zingarata inizia in pratica con il mio arrivo, venerdì sera, a casa del Conte di Galciana e Madame Gloria, ospiti anche i signori Conti padri. Il padrone di casa, improvvisatosi fuochista, ci ha deliziato con una splendida grigliata di carne e cruditèe. Al mattino dopo, mi sveglio, esco in giardino e vedo, parcheggiata davanti alle nostre Mini, una Clubman di quelle nuove, ...a gasolio.
La Mini Clubman della Bmw la riconosci, perchè gli stilisti hanno cacciato i mancorrenti - si, insomma, i tubi portabagagli - sotto la carrozzeria del tetto e non sopra la stessa, come natura vuole, col risultato che il tetto sembra avere delle gobbette ai lati. Il Conte mi spiega che è la nuova auto del Pirletti, il suo vicino di casa. Dopo colazione, mentre attacchiamo gli adesivi con i nomi (stile auto da rally) sui finestrini posteriori, ho modo di conoscerlo, perchè il Pirletti si affaccia in terrazza e si informa sui preparativi e sulla destinazione.
Laviamo la Mini, facciamo il pieno e partiamo. Alle 8:42 entriamo in autostrada.
Il viaggio verso nord è tranquillo e allegro, al ritmo di "Vamos a la Playa" e "Ma Quale Idea", fino a incontrare poco dopo Verona un mega-ingorgo, di quelli dove tutte le auto sono ferme (ferme, non al rallenty) ma che poi alla fine non è successo niente. Il che ti fa pensare su cosa causi queste enormi file...
Lasciamo l'Italia entrando in terra Austriaca e subito cambia il tempo e la temperatura... Al solito, come sempre nei nostri viaggi nel Tirolo, ci aspetta un cielo cupo, scuro, carico di pioggia... Per rendere l'idea, avete presente l'orizzonte che vedono Sam e Frodo quando guardano verso il loro destino, il Regno di Mordor? Ecco.
Nel traffico alcuni simpatici incontri, dapprima delle station wagon con targa Danese con degbli enormi fari fendinebbia accoppiati davanti (non semplicemente messi davanti ma accoppiati veramente, cioè al centro del muso e uniti). Ci chiediamo quali nebbie impenetrabili li aspettino... ripenso alla bruma de "Il 13° Guerriero"... Più avanti una coppia in viaggio di ritorno verso casa, su un sidecar, un glorioso Ural con targa Tedesca. Scattiamo qualche foto e un breve video e la signora sorride divertita. Giunti a Innsbruck, sintonizziamo lo stereo su Radio-Tirol, impostiamo il navigatore (data la voce femminile, lo ribattezziamo Jennycastellani, in onore di Miss Patacca Vigliacca 2008) in modalità "Pfrang" e lasciamo l'autostrada per una più panoramica statale, in direzione Garmisch. Lì, l'Oscuro Signore di Mordor ci attendeva: un diluvio universale da non vedere neanche il muso della Mini ci ha accompagnato fino al confine con la Germania...
Infatti lasciata la terra della Wiener Schnitzel torna il sereno ed il caldo. La modalità "Pfrang" di Jennycastellani ci ha fatto risparmiare un bel po' di km, oltre a permetterci di vedere foreste e paesini tipici. Così dopo solo 10 ore di viaggio arriviamo a Gräfelfing, all'Hotel "Mulino Bianco", dove ci accolgono con un "Buonasera, arrivati siete?" con tipico accento di Cefalù.
Dopo aver conversato amabilmente con il ragazzo della reception, saliamo in camera. Che dire... conoscevamo già il Mulino Bianco per esserci stati durante un'altra nostra zingarata, 3 anni fà... ma non ricordavamo gli accostamenti cromatici dell'arredatore...
La nostra camera abbina il grigio perla al rosa salmone, con colonne decorate a mo' di marmo di Carrara (leggi: colorate a mano ad imitare il marmo). Tra l'altro sul link che ho messo prima, se cliccate su zimmer, in primo piano c'è proprio la foto di questa camera. Non vi dico nulla, neanche sotto tortura, (e il Conte farà altrettanto) sulla tavoletta/coperchio della tazza in bagno.
Contattiamo Remo e Jutta, ci dicono che in mezzora saranno lì per andare a cena con noi. E in effetti, dopo 30 minuti esatti sono all'Hotel. Per la serata Remo ha scelto la sua Fiat Coupé Turbo5 (come la chiama lui, perchè monta un 2000 turbo 20v 5 cilindri)), blu metallizzata, interni in pelle cuoio, bellissima e tenuta in modo impeccabile. Resta un mistero la sua potenza effettiva perchè Remo glissa sempre elegantemente sulla domanda, a volte rispondendo "E' tutta ti serie, ha solo scarico Supersprint, ...ma non zi fede", altre volte invece "Quanti cavalli non zò, ...però è una pestia!". Glissa anche sul consumo, sorridendo sornione...
Nel traffico alcuni simpatici incontri, dapprima delle station wagon con targa Danese con degbli enormi fari fendinebbia accoppiati davanti (non semplicemente messi davanti ma accoppiati veramente, cioè al centro del muso e uniti). Ci chiediamo quali nebbie impenetrabili li aspettino... ripenso alla bruma de "Il 13° Guerriero"... Più avanti una coppia in viaggio di ritorno verso casa, su un sidecar, un glorioso Ural con targa Tedesca. Scattiamo qualche foto e un breve video e la signora sorride divertita. Giunti a Innsbruck, sintonizziamo lo stereo su Radio-Tirol, impostiamo il navigatore (data la voce femminile, lo ribattezziamo Jennycastellani, in onore di Miss Patacca Vigliacca 2008) in modalità "Pfrang" e lasciamo l'autostrada per una più panoramica statale, in direzione Garmisch. Lì, l'Oscuro Signore di Mordor ci attendeva: un diluvio universale da non vedere neanche il muso della Mini ci ha accompagnato fino al confine con la Germania...
Infatti lasciata la terra della Wiener Schnitzel torna il sereno ed il caldo. La modalità "Pfrang" di Jennycastellani ci ha fatto risparmiare un bel po' di km, oltre a permetterci di vedere foreste e paesini tipici. Così dopo solo 10 ore di viaggio arriviamo a Gräfelfing, all'Hotel "Mulino Bianco", dove ci accolgono con un "Buonasera, arrivati siete?" con tipico accento di Cefalù.
Dopo aver conversato amabilmente con il ragazzo della reception, saliamo in camera. Che dire... conoscevamo già il Mulino Bianco per esserci stati durante un'altra nostra zingarata, 3 anni fà... ma non ricordavamo gli accostamenti cromatici dell'arredatore...
La nostra camera abbina il grigio perla al rosa salmone, con colonne decorate a mo' di marmo di Carrara (leggi: colorate a mano ad imitare il marmo). Tra l'altro sul link che ho messo prima, se cliccate su zimmer, in primo piano c'è proprio la foto di questa camera. Non vi dico nulla, neanche sotto tortura, (e il Conte farà altrettanto) sulla tavoletta/coperchio della tazza in bagno.
Contattiamo Remo e Jutta, ci dicono che in mezzora saranno lì per andare a cena con noi. E in effetti, dopo 30 minuti esatti sono all'Hotel. Per la serata Remo ha scelto la sua Fiat Coupé Turbo5 (come la chiama lui, perchè monta un 2000 turbo 20v 5 cilindri)), blu metallizzata, interni in pelle cuoio, bellissima e tenuta in modo impeccabile. Resta un mistero la sua potenza effettiva perchè Remo glissa sempre elegantemente sulla domanda, a volte rispondendo "E' tutta ti serie, ha solo scarico Supersprint, ...ma non zi fede", altre volte invece "Quanti cavalli non zò, ...però è una pestia!". Glissa anche sul consumo, sorridendo sornione...
venerdì 25 luglio 2008
Classic Mini Raid Perugia - Santarcangelo di Romagna - Monaco di Baviera
Finalmente stasera si parte. Dopo mesi che ne parlo con il mio compare, il Conte, stasera lo raggiungo a Santarcangelo e domani mattina si parte per Monaco di Baviera, per partecipare ad un raduno di Mini. Mini classiche, per la precisione. E infatti andiamo con la mia Mini Classic 35 del 1994.
Questa la mappa della prima parte, Perugia - Poggio Berni.
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Domani mattina, poi, partiremo alla volta di Monaco di Baviera, dove ci aspettano a cena i nostri amici Jutta e Remo, e una confortevole camera al Mulino Bianco.
Ed ecco la mappa del viaggio
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Il raduno, organizzato dal Mini Club Munchen, si svolgerà domenica a Gröbenzell
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Appena rientrati scriverò un post sull'evento.
Questa la mappa della prima parte, Perugia - Poggio Berni.
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Domani mattina, poi, partiremo alla volta di Monaco di Baviera, dove ci aspettano a cena i nostri amici Jutta e Remo, e una confortevole camera al Mulino Bianco.
Ed ecco la mappa del viaggio
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Il raduno, organizzato dal Mini Club Munchen, si svolgerà domenica a Gröbenzell
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Appena rientrati scriverò un post sull'evento.
mercoledì 23 luglio 2008
Potrebbe andare peggio...
... Potrebbe piovere. Sentenziava Igor.
Oppure potrebbe andare peggio ad un altro...
Giovedì scorso, nove e mezza di sera, esco per mettere un po' di benzina alla Mini. Arrivo al distributore, chiuso ma con self-service e colonnine multipompe. Parcheggio accanto alla pompa n. 2, vado alla colonnina "mangiasoldi", infilo 5 euro e premo 2... Aaarrgh!!!!! Con terrore noto che sotto alla scritta "2" c'è la didascalia "diesel". Ho beccato l'unica colonnina distributrice non multipompa. E ovviamente la mia Mini va solo a benzina... Partono le imprecazioni... Mi rassegno, poteva andare peggio, poteva piovere, appunto... Nel senso che invece di 5 avrei potuto aver infilato 20 euro... Cambio colonnina, mi accerto che sia multipompa e con benzina. Torno alla "mangia-ruba-soldi" e carico 10 euro. Mentre faccio benzina si ferma una Ford Ka, utilitaria con un classico aste e bilancieri a benzina. Parcheggia davanti alla pompa n. 2 (che se avesse un viso e una bocca starebbe lì a ridere sorniona, in attesa della preda...). Dalla Ka esce una signora e ignara si dirige verso la colonnina "mangiasoldi". Intanto io finisco il rifornimento ma, nel rientrare in auto, seguo le mosse della signora. Infila una banconota, preme 2, prende la pompa e la infila nel bocchettone del serbatoio della Ka... Decido a quel punto di lasciare la signora e la sua Ka al loro destino crudele, pensando appunto che "potrebbe andare peggio... potrebbe piovere". Nel serbatoio della Ka è appena iniziata una pioggia di gasolio...
Oppure potrebbe andare peggio ad un altro...
Giovedì scorso, nove e mezza di sera, esco per mettere un po' di benzina alla Mini. Arrivo al distributore, chiuso ma con self-service e colonnine multipompe. Parcheggio accanto alla pompa n. 2, vado alla colonnina "mangiasoldi", infilo 5 euro e premo 2... Aaarrgh!!!!! Con terrore noto che sotto alla scritta "2" c'è la didascalia "diesel". Ho beccato l'unica colonnina distributrice non multipompa. E ovviamente la mia Mini va solo a benzina... Partono le imprecazioni... Mi rassegno, poteva andare peggio, poteva piovere, appunto... Nel senso che invece di 5 avrei potuto aver infilato 20 euro... Cambio colonnina, mi accerto che sia multipompa e con benzina. Torno alla "mangia-ruba-soldi" e carico 10 euro. Mentre faccio benzina si ferma una Ford Ka, utilitaria con un classico aste e bilancieri a benzina. Parcheggia davanti alla pompa n. 2 (che se avesse un viso e una bocca starebbe lì a ridere sorniona, in attesa della preda...). Dalla Ka esce una signora e ignara si dirige verso la colonnina "mangiasoldi". Intanto io finisco il rifornimento ma, nel rientrare in auto, seguo le mosse della signora. Infila una banconota, preme 2, prende la pompa e la infila nel bocchettone del serbatoio della Ka... Decido a quel punto di lasciare la signora e la sua Ka al loro destino crudele, pensando appunto che "potrebbe andare peggio... potrebbe piovere". Nel serbatoio della Ka è appena iniziata una pioggia di gasolio...
sabato 31 maggio 2008
Classic35
Ieri mattina porto la Mini a fare benzina.
"Buongiorno, quanta?"
"20 euro, grazie"
"Ma... c'è scritto Classic 35 perchè ha 35 anni, o perchè è del 1935?", domanda il benzinaio, un ragazzo sulla ventina, guardano la Mini e indicando l'adesivo sul fianco.
Resto un attimo perplesso, non so se rispondere seriamente o scherzando... Decido per il serio.
"No guardi, è perchè questa è una serie limitata realizzata per celebrare i 35 anni di produzione della Mini"
"Ah.. e di che anno è?"
"E' del 1994. La Mini l'hanno iniziata a vendere nel 1959, per cui nel '94 erano passati 35 anni."
"Ah... ma è giovane allora, pensavo avesse più di vent'anni..."
Lascio perdere la conversazione con un "Già... d'altronde è così."
lunedì 12 maggio 2008
Chiacchiere da bar...
Oggi pomeriggio, scambio di mail tra amici, argomento automobili e potenze... Quando si intromette un filosofo...
Riporto le parti essenziali delle vaire mail:
M - ... però a 20 anni 130 cavalli sono tanti. A 30 anni 170 cavalli sono giusti ...
P - A 43 anni invece di cavalli ne bastano 50, su una Mini però. Più i circa 130 (forse 145) su una barchetta.
F - ma io ho lasciato perdere i cavalli....ora mi bastano due o tre maiale e sto contento.
sabato 15 dicembre 2007
Caccia alla Mini - Finalmente è mia!
Alla fine, dopo un po' di problemi che avevano rimandato l'acquisto e il conseguente ritiro della Mini, tutto si è concluso per il meglio. Mercoledì 12 dicembre sono partito alle 6:38 da Perugia per Milano e nel pomeriggio sono ripartito da lì al volante della Mini, direzione Sant'Arcangelo di Romagna, per cenare con il Conte di Galciana e signora (la Gloria), che nel frattempo aveva ritirato la sua Mini Thirty il giorno prima. Ed ecco la Mini 1.3i Classic 35, anno 1994. E' una serie speciale realizzata da Rover nel 1994 per celebrare i 35 anni di produzione della Mini. In particolare è la versione apposita per il mercato Itali
ano, diversa dalla Mini 35 del mercato UK, e costruita in soli 400 esemplari. Dunque le caratteristiche: colore grigio carchoal metallizzato, sottile filetto dorato lungo le fiancate, logo Classic 35 alla base dei montanti posteriori e sul bauletto posteriore, griglia cromata, cerchi in lega da 12" Minilite, tetto in tela apribile a comando elettrico Webasto, interni in pelle colore mag
nolia con piping grigio scuro, plancia in radica con 3 strumenti, orologio, posto per la radio e cassettino portaoggetti. Oltre a ciò ha la predisposizione radio con antenna e 2 casse, vetri atermici azzurrati, cristalli posteriori apribili a compasso. Il precedente proprietario aveva poi fatto montare gli specchietti esterni e i codolini passaruota in metallo cromato, gli alzacristalli elettrici, il tappo del serbatotio cromato con apertura a scatto, antifurto elettronico e uno staccabatteria. Io ho aggiunto una coppia di fare fendinebbia Wipac. L'auto è del luglio 1994 e aveva, al ritiro, 58.315 km. E' tenuta molto bene pur avendo inevitabili segni del tempo, come qualche piccola bozzetta e delle crepette sulla plancia in radica, ma sono piccole cose ed in generale è veramente bella. le ho subito dato un nomignolo: data la bellezza, la classe ed eleganza non potevo che chiamarla Grace, in onore di Grace Kelly. Sto caricando tutte le foto sul mio photobook, mentre nell'attesa del ritiro mi ero già iscritto a 2 forum sulla Mini, il Coopermania Forum e un altro Inglese. Infine per non sapere che fare ho trovato anche un parcheggio virtuale per Mini, il Minipark dove al park 207 c'è la mia Grace.


Welcome back!
Eccomi qua, sono tornato, dopo 2 settimane di assenza. Già, 10 giorni sono stato a Milano per Artigiano in Fiera, poi rientro a casa per 2 giorni, sommerso di cose da fare e via di nuovo a Milano a ritirare la Mini. Poi viaggio di ritorno, con sosta a casa di amici, infine di nuovo qua, a casa e al lavoro. In queste 2 settimane tante cose, una bella esperienza in fiera, con aspetti positivi (nuove conoscenze, incontri con amici, chiacchiere con il pubblico, lavoro nuovo) e negativi (incassi minimi, fatica massima), la compagnia fenomenale di due bellissime persone, la serata Lost con il gruppo di amici appassionati, il ritiro e il viaggio con la Mini, tanti sogni particolari...
venerdì 23 novembre 2007
Caccia alla Mini - Sfiga!
Quando tutto sembrava concluso ecco che la sfiga, che al contrario della fortuna ci vede benissimo, colpisce. Sembra che i venditori abbiano avuto un bel contrattempo e purtroppo non avranno i documenti pronti per domani. Per cui ho dovuto rimandare il viaggio a Milano. Sarà destino allora che debba aspettare il Conte per ritirare insieme a lui le due Mini. E speriamo che si risolva tutto per il meglio perchè questa faccenda non mi è del tutto chiara...
Nel frattempo il Conte Senior (il babbo...) s'è comprato una terza barchetta: la prima, rosso corsa, è quella del Conte, distrutta in un incidente qualche giorno fà; la seconda, verde garden, è quella del fratello del Conte, e ora è arrivata la terza, grigio steel, per il babbo, appunto. Tanti auguri!
martedì 20 novembre 2007
Caccia alla Mini - news
Venerdì scorso ho spedito i documenti, ieri ho comprato il biglietto del treno, organizzato il pranzo a Rho per sabato a casa di leoPArdo, mi son fatto già fare i preventivi da due assicurazioni, mi sono iscritto a due forum sulle Mini (linkati a destra), ... e stamattina il Conte mi manda un sms per dirmi che causa problemi di lavoro mi tirerà la sola perchè rimanda l'acquisto... buaaaahhh!!!!
Va beh, io procedo. La Mini 1.3i Classic 35 mi aspetta a Milano presso i ragazzi di Just Minis, nel frattempo ho trovato un meccanico qua a Perugia super appassionato di Mini che (facciamo gli scongiuri) nel caso mi potrà tornare utile, e anche programmato un lavaggio/igienizzante a fondo. A presto le foto della Mini.
Va beh, io procedo. La Mini 1.3i Classic 35 mi aspetta a Milano presso i ragazzi di Just Minis, nel frattempo ho trovato un meccanico qua a Perugia super appassionato di Mini che (facciamo gli scongiuri) nel caso mi potrà tornare utile, e anche programmato un lavaggio/igienizzante a fondo. A presto le foto della Mini.
martedì 13 novembre 2007
Caccia allla Mini - Ci siamo!
A volte le coincidenze della vita sono davvero particolari. Sabato sera trovo su un forum del web un annuncio per una Mini, completo di foto. Siccome mi sembra bella, mando una mail al venditore, il quale ieri mattina mi risponde fornendomi i particolari. L'auto è a Milano. Nel pomeriggio avviso alcuni amici milanesi, chiedendo la cortesia di andare a vederla, perchè non posso partire da Perugia così al buio. E qui la coincidenza. Uno dei miei amici è a sua volta amico del padre del venditore (cioè, in una città grande come Milano, sono andato a pescare 2 amici!). Per cui i 2 si sentono, il padre parla col figlio, vede l'auto e riferisce, il mio amico mi richiama e mi conferma che la Mini è bellissima. Oltre a questa il venditore ha un'altra Mini, altrettanto bella e quindi avviso l'altro cercatore di Mini, il Conte. Poi ieri sera, dopo consulto telefonico, decidiamo di prenderle entrambe. Partiremo col treno, io da Perugia e lui da Rimini, incontro a Bologna, destinazione Milano, per poi fare ritorno in auto, con le 2 Mini. Ci mettiamo a ridere, "siamo due cretini" dico io, "sì", risponde il Conte, "ma creativi!"
Ah, dimenticavo, le Mini non sono versioni qualsiasi, bensì la mia è una Classic 35 (versione realizzata per il 35° anniversario) mentre quella del Conte è una Thirty (versione realizzata per il 30° anniversario).
Alla prossima, per foto e caratteristiche.
sabato 10 novembre 2007
Caccia alla Mini - prime ricerche
Tra ieri e oggi ho effettuato le mie prime ricerche. Ieri sera online, spulciando i vari siti di appassionati ministi o quelli specializzati di vendita auto via web. E, selezionate alcune auto, ho avuto qualche contatto via mail, in attesa di vedere le Mini dal vivo. In particolare ci sarebbero una Cooper 1.3 del '95 e una British Open Classic del '93. Poi sto cercando di parlare con un mio concittadino, unico proprietario di una Mayfair 1.0 del '91.
Oggi pomeriggio invece sono andato a farmi un giro per concessionari, partendo da quello Mini/Bmw. Infatti proprio oggi c'era la presentazione della Mini Clubman. Che dire, bella auto certo, però quando sono arrivato là il mio sguardo è stato attratto da due bellezze d'altri tempi: una fantastica Innocenti Mini T legni, rossa, perfettamente conservata e/o restaurata, esposta accanto alla nuova nata (che al confronto pare un camioncino), e una Clubman Estate bianca, perfetta anche questa, di un cliente. Comunque di Mini classiche in vendita niente.
Un passaggio veloce dal mio meccanico mi fa scoprire che due rivenditori della zona potrebbero avere una Mini ciascuno. Riparto.
Arrivo al primo, concessionario Chrysler/Jeep e in effetti nello sterminato piazzale scorgo una piccolina blu. Vado a vedere: è una Mayfair, blu appunto, con interni grigio chiaro e una chicca! il cambio automatico. L'auto non ha un graffio ma solo i segni del tempo (probabilmente avrà 17 anni). Entro nell'autosalone e aspetto di parlare con il venditore. Nel frattempo, un signore che era arrivato insieme a me, dopo un giro nel piazzale, entra e aspetta. Finalmente il venditore si libera, gli chiedo della Mini ma... Non è in vendita... Mentre esco un po' sconsolato sento che il signore in fila dietro di me chiede: "Quanto costa la Mini blu?". La risposta è anche per lui negativa. Lo aspetto e sorridendo gli dico: "Stiamo cercando la stessa auto?" E così ci mettiamo a parlare, lui la cerca per il figlio maggiorenne, ne ha già viste alcune su eBay, belle ma care. Gli indico dove può trovarne altre in zona e ripartiamo insieme. Infatti al prossimo autosalone arriviamo nello stesso momento. Qui hanno una British Open Classic, verde, con i bull-bar da Mini. Chiediamo informazioni ma il venditore crede di aver a che fare con degli sprovveduti: "Ah, questa è una Mini particolare, sapete, è del 1995, una serie limitata col tetto apribile elettrico, 1000 di cilindrata, grigio scuro metallizzato, era di mia sorella". Lo blocco: "Scusi, ma non monta il 1275 questa qua?" domando, sorvolando sul palese daltonismo del venditore. "Ehm no, no è una mille." risponde lui. E mentre l'altro signore entra dentro e chiede quanti km ha fatto, io chiedo a quanto la vende. "Dovrebbe avere un 100.000, forse 150.000, adesso guardo ecco, 115.000 km. E sa questa è una bella Mini e poi era di mia sorella, non la volevamo nemmeno vendere, beh, chiediamo 4.200 euro."
Non sa che motore monta, la vede grigia ed è verde, non sa i km dell'auto di sua sorella, mi chiede uno sproposito... Saluto l'altro signore e me ne vado.
Prossima tappa l'ex-concessionaria Rover della città, ora solo Land Rover. Chiedo.
"Beh, si ne abbiamo una, è un affare, con 2000 euro glie la do. Ecco guardi è quella laggiù, è una Clubman, sa come quella che rifanno ora"
Intravedo una specie di rottame. "E' quella marrone là?"
"Si proprio, quella. Beh, sa avrà più di 30 anni, bisogna risistemarla, spenderci su qualcosa, ma poi avrà un capitale, perchè ora ritorna di moda."
"Grazie, arrivederci." Esco, risalgo in scooter e mentre mi infilo guanti e casco, arriva l'altro cercatore di Mini. Gli faccio cenno di no con il dito e ci salutiamo.
Giro altri 4 rivenditori, tra concessionari e salonisti, ma niente Mini. Torno a casa. Sarà per la prossima volta.
Caccia alla Mini - Antefatto
Tutto è nato da uno sfortunato evento. Il mio carissimo amico, il Conte di Galciana, del quale vi ho già parlato, ha avuto un brutto incidente senza conseguenze per lui ma invece pesantissime per la sua bellissima e adorata Fiat barchetta. Dopo aver consultato carrozzieri e meccanici e constatato che il gioco non valeva la pena, decide di non ripararla ma di usare i pezzi per l'altra barchetta che ha in famiglia e di vendere le restanti parti.
nel decidere questo si consulta anche con me che convengo con i suoi pensieri. A questo punto la brillante idea: "E se al posto della barchetta mi comprassi una Mini di quelle classiche?" Grande idea, dico io, che per la Mini coltivo una passione nascosta e mai soddisfatta. E iniziano i primi scambi di consigli su dove e come cercare e su quale versione orientarsi. Finito di parlare con lui mi torna in mente tutte le volte che ho pensato di comprarmi una Mini... A dire il vero una volta ne avevo comprata una, nel 1994, una British Leyland Mini Clubman Estate 1.1 del 1980, arancione, bellissima... Purtroppo 6 mesi dopo una disgraziata di signora in Seat Marbella pensò bene di venirmi addosso senza frenare... e così l'ho dovuta rottamare, la Clubman...
Tornado a noi, scambio un altro po' di mail con il Conte e alla fine mi decido: comprerò anche io la Mini. E fu così che iniziò la ricerca, o meglio, la caccia alla Mini.
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