mercoledì 13 gennaio 2010

Proroga postuma

Un signore entra in ufficio, con cappotto e sciarpone. Con la mano sinistra tiene due buste di plastica, modello Supermercato large, piene di cartelle e documenti, con la mano destra una ventiquattrore e un'altra borsona.
"Buongiorno" faccio io.
Nessuna risposta.
Lo guardo mentre apparecchia una delle due sedie davanti la mia scrivania. Si toglie la sciarpa e si slaccia il cappotto. Sempre in silenzio.
Poi inizia a rovistare dentro le buste tirando fuori di tutto, per metterlo in ordine sparso sulla scrivania. Sempre in silenzio.
Continuo a guardarlo.
Alla fine mi mostra una lettera e apre bocca: "Sa, il Comune mi ha scritto, cioè non a me, ha scritto a mia madre."
"Sì?"
"C'è scritto che devo fare la proroga della carta di identità di mia madre."
"Sì, abbiamo scritto a tutte le persone con la carta in scadenza. Per legge la validità è prorogata di altri 5 anni."
"Ah, ecco, ho capito."
"Bene, se mi da la carta le faccio subito la proroga. Ha la delega di sua madre?"
"Beh... veramente mia madre è morta. Ma se mi può prorogare lo stesso la carta, sa mi può sempre servire, non si sa mai..."
"..."
Nel negare la possibilità sono rimasto senza parole...

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