Finalmente, dopo anni e anni di lavori, polemiche e soldi spesi, oggi è stato inaugurato il nuovo mezzo di trasporto della mia città, il Minimetrò. Approfittando della giornata di festa (oggi a Perugia è il patrono, San Costanzo) l'amministrazione non ha badato a spese (già che c'era...) e dopo un'inaugurazione solenne alla presenza delle autorità, ha aperto l'utilizzo del Minimetrò alla cittadinanza in modo del tutto gratuito. E, vista la festa, e che è stata una bella giornata, il "trenino" è stato preso d'assalto. E alla fine anche io ho ceduto e verso le cinque e mezzo del pomeriggio mi sono avventurato...
Il tutto necessita una premessa. Primo: Perugia è una città di origine etrusca, che si è sviluppata poi in epoca medievale. Secondo: Proprio per come è nata la città non è stato possibile fare una metropolitana sotterranea e quindi il Minimetrò è una metropolitana di superficie. Terzo: All'atto pratico, questo "trenino" o, come spesso lo chiamo io (ma anche buona parte dei Perugini), il "Brucomela", è composto da un doppio binario che dalla zona dello stadio serpeggia e sale fino all'acropoli, e su questi binari scorrono dei vagoncini rettangolari trainati da una fune.
Fatta questa brevissima premessa ecco le mie considerazioni.
Note positive:
1. Dallo stadio al centro in 11 minuti, senza traffico ne smog. Con l'autobus se va bene ci vuole una mezz'ora. In auto non ne parliamo che poi bisogna pure trovare parcheggio.
2. Puntuale e frequente, in quanto i vagoncini passano ogni 2 minuti e mezzo.
Note negative:
1. E' brutto, o come si dice in perugino, 'n se pole vedè. Immaginatevi la città attraversata da piloni di cemento, color cemento, sovrastati da binari metallici belli grandi, di colore rosso. Su questi scorrono dei vagoncini grigio chiaro.
2. E' costato una cifra paurosa, 100 milioni di euro. E infatti l'ICI è alta e la tassa sui rifiuti è aumentata in modo sconsiderato.
3. Fa rumore. Ora, non è che fa rumore nel modo classico, cioè come un qualsiasi mezzo a motore, perchè i vagoncini non hanno motore ma vengono trainati. Fa rumore per via dello scorrimento sulle rotaie, e dato che la frequenza del passaggio è quella che dicevo prima (2 minuti e mezzo) moltiplicata per i due sensi, capite che è praticamente un rumore costante.
4. Fa rumore 2. Strumenti alla mano, dei tecnici hanno constatato che il brucomela emette dei suoni a bassissima frequenza. Anche questi in modo costante. Non sono un tecnico e non so se e quanto questi suoni possano danneggiare l'ambiente e le persone.
5. Passa in mezzo alle abitazioni. Questo provoca due problemi. Il primo è legato ai punti precendeti, cioè fa rumore e i cittadini che abitano nelle case ai lati delle rotaie hanno smesso di avere tranquillità. Il secondo problema è legato alla privacy: oggi durante la mia passeggiata ho potuto vedere tranquillamente gente che guardava la tv, che parlava intorno a un tavolo, che metteva a posto. Insomma, passando ai lati delle abitazioni, ad un'altezza che varia dal 1° al 3° piano, se uno non oscura la finestra in qualche modo, si ritrova gli occhi dei passeggeri addosso.
6. L'orario di apertura al pubblico. Al mattino tutto bene, le corse partono alle 6,40. Il problema è alla sera. Nei giorni feriali l'ultima corsa è alle 20,45, nei festivi alle 20,15. Quindi se voglio andare a cena in centro mi tocca prendere l'automobile, oppure vado su in Minimetrò e torno in taxi (ok, c'è anche l'autobus tradizionale ma per tornare dove parte il brucomela ne devo prendere due).
Ma a parte visite ludiche all'acropoli, mi metto nei panni di chi chiude l'attività intorno alle 20,30 e che a meno di fare tutto di corsa sicuramente perderà l'ultimo treno...
7. Ritorno economico. Il biglietto costa 1 euro. Dicono che per guadagnare o perlomeno non rimetterci, devono avere una media di 15.000 presenze giornaliere. Dunque, Perugia conta circa 150-160.000 residenti, più un numero indefinito di abitanti non residenti (studenti, pendolari, ecc.). Mettiamo di arrivare a 200.000 persone. 15.000 sono il 7,5%. Significa che per andare pari o guadagnarci un po' il 7-8% degli abitanti di Perugia devono andare e tornare dal centro tutti i giorni. Vedremo, ma sono un po' scettico.
7. Sicurezza. Qui è solo una mia impressione, sicuramente sbagliata, in quanto non sono un tecnico. Però questi vagoncini viaggiono su dei binari che in certi punti sono belli alti (anche a livello del 3° piano di un palazzo, dicevo), e i binari sono completamente senza alcun tipo di protezione laterale. E non è che vanno piano. Ora, non succederà mai, però se per caso la fune si rompe o comunque accadesse un qualcosa per cui uno di questi vagoncini si sgancia, deraglia e finisce di sotto... Bah... speriamo di no, via.
8. Utilità. Attualmente e credo per molti anni, la linea è unica e serve una sola parte della città, sulla direttrice Stadio-Stazione-Centro. In futuro sono previste altre 3 linee. In futuro.
9. Proteste. Quelle fatte dai cittadini che abitano lungo il percorso del Minimetrò. A parte chi è riuscito a vendere prima dell'inizio dei lavori, chi ora abita in quelle case è imbufalito, per i problemi di cui sopra. Oggi, passando con il trenino, si potevano vedere tanti lenzuoli appesi fuori dalle finestre dei malcapitati, con scritte che andavano da "Basta Rumore" a "No al Minimetrò". Ma la più pittoresca era senz'altro questa: "Che ve se 'ntruppasse 'l macinino!"
10. Amenità. Di seguito faccio un copia e incolla di alcuni punti presi dal sito del Minimetrò su ciò che si può o non si può fare sui vagoncini:
- I bambini di età inferiore ai 6 anni viaggiano gratuitamente, purché singolarmente accompagnati da adulti paganti.
- Non è consentito il trasporto di animali.
- Non è possibile trasportare biciclette.
- È consentito il trasporto in ciascuna vettura di un solo passeggero in carrozzella, utilizzando in maniera appropriata gli opportuni sistemi di solidarizzazione alla vettura segnalati da apposite indicazioni.
- Non è consentito il trasporto di animali.
- Non è possibile trasportare biciclette.
- È consentito il trasporto in ciascuna vettura di un solo passeggero in carrozzella, utilizzando in maniera appropriata gli opportuni sistemi di solidarizzazione alla vettura segnalati da apposite indicazioni.
Detto ciò, il titolo del post l'ho preso in prestito da una battuta sentita oggi mentre facevo il viaggio di ritorno. Per chi non è di Perugia, noi chiamiamo "baracconi" il Luna Park, che di solito viene in città una volta all'anno, tra ottobre e novembre.
Ah, la società che gestisce il macinino ha un suo sito web, dove si può vedere il percorso: