Tanti anni fà, ho avuto l'occasione di conoscere per lavoro un personaggio straordinario, che chiamerò Jean Santin. Un tipo che a descriverlo faceva subito venire in mente il ragioniere più famoso d'Italia, Ugo Fantozzi, tanto gli assomigliava, non solo fisicamente ma anche nei modi e nel vestire, come ad esempio uno splendido cappotto spigato siberiano con cui si presentava al lavoro in inverno...
La convivenza, forzata, con Jean Santin, mi portava inevitabilmente ad ascoltare i suoi ragionamenti e di conseguenza alcune massime di vita che puntualmente pronunciava ogni giorno. Dopo molti mesi di lavoro in comune ho raccolto tutte le sue frasi "filosofiche" in un quaderno d'appunti, insieme ad un'intervista fatta in una mattina di primavera. Il tutto, parafrasando un l'opera di Laurence Sterne "La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo", l'avevo chiamata "La vita e le opinioni del Dr. Jean Santin, filosofo, pensatore e casinista".
Ora la ripropongo qui, iniziando dalla "Vita", cioè l'intervista. Buona lettura.
PG
LA VITA E LE OPINIONI DEL DR. JEAN SANTIN
FILOSOFO, PENSATORE E CASINISTA
Parte prima
LA VITA
Ma… Lei, quanti anni ha?
48, tra poco.
Ma… Lei, di che segno è?
Per poco sono del Toro, sono un cuspide Ariete-Toro… Ma mi considero più un Toro.
Come ha passato la sua infanzia?
Eeehhh… Molto violenta… con problemi che un po’ c’erano e un po’ me li creavo…
Preferiva giocare a pallone o a soldatini?
A pallone: ho iniziato a 12 anni… ma è stata una cosa molto saltuaria…
Che scuole ha fatto?
Sono stato cacciato dall’Asilo all’età di 4 anni e mezzo perché avevo legato un bambino ad un albero e alzavo le vesti alle monache… Eh, eh, eh…
Poi l’Avviamento Industriale, poi l’Istituto Industriale, dove ho fatto fino al 3° e poi picchiai un professore: fui buttato fuori da tutte le scuole italiane!
Nel frattempo istituirono una scuola nuova, dopo il provvedimento, e mi potei iscrivere, ma persi 3 anni…
Perché poi ha scelto Scienze Politiche?
Per la mia passione per la politica… oltre che per l’agricoltura.
Cosa ricorda dell’Università?
Gli scontri politici… il F.U.A.N.[1] forte… le belle ragazze!
Quanti e quali lavori ha fatto prima di questo?
Eeehhh… tanti… nel settore dell’agricoltura, in quello degli alberghi, delle assicurazioni… ho fatto pure il mediatore di bestiame!
Quale è stato il primo lavoro, il più bello, il più brutto?
Il lavoro in campagna, sempre il lavoro in campagna e… un lavoro in Svizzera in Albergo.
Perché ha scelto di lavorare in Comune?
Perché non c’era possibilità all’E.S.A.U.[2]
Una volta in pensione, cosa le piacerebbe fare?
Acquistare un pezzetto di terra e coltivarla… fare un orto, ma niente animali!... sa, per poter fare un viaggetto… e poi qualche albero da frutta…
Lei è superstizioso?
Purtroppo sì!... tendo ad essere superstizioso se ci penso. Non ci dovrei pensare, ma ci penso e così sono superstizioso.
Lei, si ritiene più fortunato o sfortunato?
Ho la tendenza a ritenermi sfortunato… non totalmente sfortunato, ma certo, se mi metto sulla bilancia l’ago pende più verso la sfortuna.
Che cosa la spaventa di più?
Beh… adesso come adesso… di non riprendere i soldi da quei delinquenti di “D.&G.”[3]… Di solito, guidare, perché ho avuto qualche incidente.
Che cosa, invece, le piace di più?
Eeehhh… le donne, le donne! Ma ultimamente sto rivalutando l’arte.
E… come è stata “la prima volta”?
In un capanno… molto scomodo e particolarmente violento… c’era il legno… i sacchi di paglia… Era una ragazzetta.
Quali sono stati i suoi amori?
La ragazzetta del capanno, una Francese a Cannes, una Australiana a Perugia (che mi voleva portare con lei in Australia, ma si oppose mia madre), una divorziata con cui ho convissuto per 4 anni e poi l’ho lasciata.
E i suoi hobby?
Hobby non intellettuali, politici forse… ma soprattutto agricoli.
Quali sono i suoi rapporti con gli altri?
Cerco di viverli bene, con qualche delusione.
Lei, è un tipo più ordinato o disordinato?
Cerco di essere ordinato. Certo… ogni tanto ho un po’ di disordine.
Fa qualche sport?
Dovrei farlo, ma faccio solo qualche passeggiata.
Che tipo di dieta segue?
Beh… ieri sera non ho mangiato tanto… ma in generale mangio molto. Cerco di non mangiare pasta e carne: o l’una o l’altra. Dovrei fare diete molto forti.
Il primo capello bianco?
Presto, molto presto, a 19 anni. Poi tinsi i capelli ed ebbi un trauma: mi chiamavano “Boccolo d’Oro”… Allora li rapai a zero e presi la broncopolmonite.
Che cosa non farebbe mai?
Uccidere G.[4], l’ho solo spaventato… sono inadempiente. Comunque non ucciderei nessuno.
Se andasse bene la storia con la “D.&G.”, che cosa le piacerebbe fare?
Cambiare appartamento, rimanendo in zona per far piacere a mia moglie… senza fare passi falsi, indagando molto. Poi vorrei un appartamento già finito, per non avere problemi.
Le piace più il mare o la montagna?
La montagna.
Le piace più la città o la campagna?
La campagna… Ma anche un po’ la città con il suo centro storico.
Quando ha scoperto questo suo amore per la campagna?
Da sempre. Prima della città.
Cosa ne pensa dell’attuale crisi di governo?
E’ una crisi che sottobanco c’era già da prima… Alla base ci sono questioni di riforme, delle diversificazioni di volontà politiche, dei problemi di finanza pubblica. Non è di facile soluzione… anche se rifaranno il governo.
Cosa ne pensa della vita?
La vita è molto bella, ma ci vuole molta attenzione al vivere, è il vivere che è pesante.[5]
[1] F.U.A.N. (Fronte Universitario di Azione Nazionale): storico movimento universitario di destra confluito nel '96 in Azione Universitaria.
[2] E.S.A.U.: Ente di Sviluppo Agricolo in Umbria.
[3] La D.&G. è un impresa edile a cui il nostro protagonista aveva versato dei soldi come caparra per l’acquisto di un appartamento in costruzione. La costruzione poi non era più andata avanti ed il nostro stava cercando di recuperare il denaro versato.
[4] Uno dei soci della D.&G.
[5] Intervista raccolta dall’autore il 17 aprile 1991.
disclaimer: la D.&G. non ha nulla a che vedere con la D&G, cioè Dolce & Gabbana.
La convivenza, forzata, con Jean Santin, mi portava inevitabilmente ad ascoltare i suoi ragionamenti e di conseguenza alcune massime di vita che puntualmente pronunciava ogni giorno. Dopo molti mesi di lavoro in comune ho raccolto tutte le sue frasi "filosofiche" in un quaderno d'appunti, insieme ad un'intervista fatta in una mattina di primavera. Il tutto, parafrasando un l'opera di Laurence Sterne "La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo", l'avevo chiamata "La vita e le opinioni del Dr. Jean Santin, filosofo, pensatore e casinista".
Ora la ripropongo qui, iniziando dalla "Vita", cioè l'intervista. Buona lettura.
PG
LA VITA E LE OPINIONI DEL DR. JEAN SANTIN
FILOSOFO, PENSATORE E CASINISTA
Parte prima
LA VITA
Ma… Lei, quanti anni ha?
48, tra poco.
Ma… Lei, di che segno è?
Per poco sono del Toro, sono un cuspide Ariete-Toro… Ma mi considero più un Toro.
Come ha passato la sua infanzia?
Eeehhh… Molto violenta… con problemi che un po’ c’erano e un po’ me li creavo…
Preferiva giocare a pallone o a soldatini?
A pallone: ho iniziato a 12 anni… ma è stata una cosa molto saltuaria…
Che scuole ha fatto?
Sono stato cacciato dall’Asilo all’età di 4 anni e mezzo perché avevo legato un bambino ad un albero e alzavo le vesti alle monache… Eh, eh, eh…
Poi l’Avviamento Industriale, poi l’Istituto Industriale, dove ho fatto fino al 3° e poi picchiai un professore: fui buttato fuori da tutte le scuole italiane!
Nel frattempo istituirono una scuola nuova, dopo il provvedimento, e mi potei iscrivere, ma persi 3 anni…
Perché poi ha scelto Scienze Politiche?
Per la mia passione per la politica… oltre che per l’agricoltura.
Cosa ricorda dell’Università?
Gli scontri politici… il F.U.A.N.[1] forte… le belle ragazze!
Quanti e quali lavori ha fatto prima di questo?
Eeehhh… tanti… nel settore dell’agricoltura, in quello degli alberghi, delle assicurazioni… ho fatto pure il mediatore di bestiame!
Quale è stato il primo lavoro, il più bello, il più brutto?
Il lavoro in campagna, sempre il lavoro in campagna e… un lavoro in Svizzera in Albergo.
Perché ha scelto di lavorare in Comune?
Perché non c’era possibilità all’E.S.A.U.[2]
Una volta in pensione, cosa le piacerebbe fare?
Acquistare un pezzetto di terra e coltivarla… fare un orto, ma niente animali!... sa, per poter fare un viaggetto… e poi qualche albero da frutta…
Lei è superstizioso?
Purtroppo sì!... tendo ad essere superstizioso se ci penso. Non ci dovrei pensare, ma ci penso e così sono superstizioso.
Lei, si ritiene più fortunato o sfortunato?
Ho la tendenza a ritenermi sfortunato… non totalmente sfortunato, ma certo, se mi metto sulla bilancia l’ago pende più verso la sfortuna.
Che cosa la spaventa di più?
Beh… adesso come adesso… di non riprendere i soldi da quei delinquenti di “D.&G.”[3]… Di solito, guidare, perché ho avuto qualche incidente.
Che cosa, invece, le piace di più?
Eeehhh… le donne, le donne! Ma ultimamente sto rivalutando l’arte.
E… come è stata “la prima volta”?
In un capanno… molto scomodo e particolarmente violento… c’era il legno… i sacchi di paglia… Era una ragazzetta.
Quali sono stati i suoi amori?
La ragazzetta del capanno, una Francese a Cannes, una Australiana a Perugia (che mi voleva portare con lei in Australia, ma si oppose mia madre), una divorziata con cui ho convissuto per 4 anni e poi l’ho lasciata.
E i suoi hobby?
Hobby non intellettuali, politici forse… ma soprattutto agricoli.
Quali sono i suoi rapporti con gli altri?
Cerco di viverli bene, con qualche delusione.
Lei, è un tipo più ordinato o disordinato?
Cerco di essere ordinato. Certo… ogni tanto ho un po’ di disordine.
Fa qualche sport?
Dovrei farlo, ma faccio solo qualche passeggiata.
Che tipo di dieta segue?
Beh… ieri sera non ho mangiato tanto… ma in generale mangio molto. Cerco di non mangiare pasta e carne: o l’una o l’altra. Dovrei fare diete molto forti.
Il primo capello bianco?
Presto, molto presto, a 19 anni. Poi tinsi i capelli ed ebbi un trauma: mi chiamavano “Boccolo d’Oro”… Allora li rapai a zero e presi la broncopolmonite.
Che cosa non farebbe mai?
Uccidere G.[4], l’ho solo spaventato… sono inadempiente. Comunque non ucciderei nessuno.
Se andasse bene la storia con la “D.&G.”, che cosa le piacerebbe fare?
Cambiare appartamento, rimanendo in zona per far piacere a mia moglie… senza fare passi falsi, indagando molto. Poi vorrei un appartamento già finito, per non avere problemi.
Le piace più il mare o la montagna?
La montagna.
Le piace più la città o la campagna?
La campagna… Ma anche un po’ la città con il suo centro storico.
Quando ha scoperto questo suo amore per la campagna?
Da sempre. Prima della città.
Cosa ne pensa dell’attuale crisi di governo?
E’ una crisi che sottobanco c’era già da prima… Alla base ci sono questioni di riforme, delle diversificazioni di volontà politiche, dei problemi di finanza pubblica. Non è di facile soluzione… anche se rifaranno il governo.
Cosa ne pensa della vita?
La vita è molto bella, ma ci vuole molta attenzione al vivere, è il vivere che è pesante.[5]
[1] F.U.A.N. (Fronte Universitario di Azione Nazionale): storico movimento universitario di destra confluito nel '96 in Azione Universitaria.
[2] E.S.A.U.: Ente di Sviluppo Agricolo in Umbria.
[3] La D.&G. è un impresa edile a cui il nostro protagonista aveva versato dei soldi come caparra per l’acquisto di un appartamento in costruzione. La costruzione poi non era più andata avanti ed il nostro stava cercando di recuperare il denaro versato.
[4] Uno dei soci della D.&G.
[5] Intervista raccolta dall’autore il 17 aprile 1991.
disclaimer: la D.&G. non ha nulla a che vedere con la D&G, cioè Dolce & Gabbana.
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