Detto che un sogno non me lo ricordo, passo al terzo, dove finisco per fare il segretario a Berlusconi. Mi trovo nel mio ufficio, insieme ai miei colleghi ed in particolare alla mia collega Daniela. Ad un certo punto, non ricordo bene come, mi danno l'incarico di andare a fare da segretario ad un pensionato che si trovava in un ufficio vicino. Arrivo là e mi trovo davanti proprio Berlusconi, invecchiato, seduto su una poltrona, intento a scrivere qualcosa. Mi saluta e mi dice subito di fargli alcune cose, tipo mettere a posto delle carte. I toni sono educati ma allo stesso tempo burberi. Riordinando le carte apro un cassetto e dentro trovo un mucchio di occhiali da vista con la montatura dorata (in realtà sembrano proprio d'oro). Li tiro fuori e vedo che hanno tutti i cristalli delle lenti infranti. Li mostro al Berlusca, il quale mi dice che sono tutti suoi e tutti da riparare, per cui devo andare a cercare un ottico. Infilo gli occhiali (saranno stati 15 o 20 paia) in una borsa ed esco. Incontro la figlia della mia collega Daniela, e vedendo gli occhiali mi dice che ora lavora in una ottica e gioielleria e quindi poteva vedere di fare qualcosa. Li prende ma poi più tardi torna dicendo che da lei non li possono riparare perchè serve un ottico che abbia le lenti e loro hanno solo montature. Durante tutto il tempo ho sempre avuto la presenza della Daniela intorno a me, come un ombra, a controllare tutto quello che stavo facendo.
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