1752 km dopo... Prima parte.
Questa zingarata inizia in pratica con il mio arrivo, venerdì sera, a casa del Conte di Galciana e Madame Gloria, ospiti anche i signori Conti padri. Il padrone di casa, improvvisatosi fuochista, ci ha deliziato con una splendida grigliata di carne e cruditèe. Al mattino dopo, mi sveglio, esco in giardino e vedo, parcheggiata davanti alle nostre Mini, una Clubman di quelle nuove, ...a gasolio.
La Mini Clubman della Bmw la riconosci, perchè gli stilisti hanno cacciato i mancorrenti - si, insomma, i tubi portabagagli - sotto la carrozzeria del tetto e non sopra la stessa, come natura vuole, col risultato che il tetto sembra avere delle gobbette ai lati. Il Conte mi spiega che è la nuova auto del Pirletti, il suo vicino di casa. Dopo colazione, mentre attacchiamo gli adesivi con i nomi (stile auto da rally) sui finestrini posteriori, ho modo di conoscerlo, perchè il Pirletti si affaccia in terrazza e si informa sui preparativi e sulla destinazione.
Laviamo la Mini, facciamo il pieno e partiamo. Alle 8:42 entriamo in autostrada.
Il viaggio verso nord è tranquillo e allegro, al ritmo di "Vamos a la Playa" e "Ma Quale Idea", fino a incontrare poco dopo Verona un mega-ingorgo, di quelli dove tutte le auto sono ferme (ferme, non al rallenty) ma che poi alla fine non è successo niente. Il che ti fa pensare su cosa causi queste enormi file...
Questa zingarata inizia in pratica con il mio arrivo, venerdì sera, a casa del Conte di Galciana e Madame Gloria, ospiti anche i signori Conti padri. Il padrone di casa, improvvisatosi fuochista, ci ha deliziato con una splendida grigliata di carne e cruditèe. Al mattino dopo, mi sveglio, esco in giardino e vedo, parcheggiata davanti alle nostre Mini, una Clubman di quelle nuove, ...a gasolio.
La Mini Clubman della Bmw la riconosci, perchè gli stilisti hanno cacciato i mancorrenti - si, insomma, i tubi portabagagli - sotto la carrozzeria del tetto e non sopra la stessa, come natura vuole, col risultato che il tetto sembra avere delle gobbette ai lati. Il Conte mi spiega che è la nuova auto del Pirletti, il suo vicino di casa. Dopo colazione, mentre attacchiamo gli adesivi con i nomi (stile auto da rally) sui finestrini posteriori, ho modo di conoscerlo, perchè il Pirletti si affaccia in terrazza e si informa sui preparativi e sulla destinazione.
Laviamo la Mini, facciamo il pieno e partiamo. Alle 8:42 entriamo in autostrada.
Il viaggio verso nord è tranquillo e allegro, al ritmo di "Vamos a la Playa" e "Ma Quale Idea", fino a incontrare poco dopo Verona un mega-ingorgo, di quelli dove tutte le auto sono ferme (ferme, non al rallenty) ma che poi alla fine non è successo niente. Il che ti fa pensare su cosa causi queste enormi file...
Lasciamo l'Italia entrando in terra Austriaca e subito cambia il tempo e la temperatura... Al solito, come sempre nei nostri viaggi nel Tirolo, ci aspetta un cielo cupo, scuro, carico di pioggia... Per rendere l'idea, avete presente l'orizzonte che vedono Sam e Frodo quando guardano verso il loro destino, il Regno di Mordor? Ecco.
Nel traffico alcuni simpatici incontri, dapprima delle station wagon con targa Danese con degbli enormi fari fendinebbia accoppiati davanti (non semplicemente messi davanti ma accoppiati veramente, cioè al centro del muso e uniti). Ci chiediamo quali nebbie impenetrabili li aspettino... ripenso alla bruma de "Il 13° Guerriero"... Più avanti una coppia in viaggio di ritorno verso casa, su un sidecar, un glorioso Ural con targa Tedesca. Scattiamo qualche foto e un breve video e la signora sorride divertita. Giunti a Innsbruck, sintonizziamo lo stereo su Radio-Tirol, impostiamo il navigatore (data la voce femminile, lo ribattezziamo Jennycastellani, in onore di Miss Patacca Vigliacca 2008) in modalità "Pfrang" e lasciamo l'autostrada per una più panoramica statale, in direzione Garmisch. Lì, l'Oscuro Signore di Mordor ci attendeva: un diluvio universale da non vedere neanche il muso della Mini ci ha accompagnato fino al confine con la Germania...
Infatti lasciata la terra della Wiener Schnitzel torna il sereno ed il caldo. La modalità "Pfrang" di Jennycastellani ci ha fatto risparmiare un bel po' di km, oltre a permetterci di vedere foreste e paesini tipici. Così dopo solo 10 ore di viaggio arriviamo a Gräfelfing, all'Hotel "Mulino Bianco", dove ci accolgono con un "Buonasera, arrivati siete?" con tipico accento di Cefalù.
Dopo aver conversato amabilmente con il ragazzo della reception, saliamo in camera. Che dire... conoscevamo già il Mulino Bianco per esserci stati durante un'altra nostra zingarata, 3 anni fà... ma non ricordavamo gli accostamenti cromatici dell'arredatore...
La nostra camera abbina il grigio perla al rosa salmone, con colonne decorate a mo' di marmo di Carrara (leggi: colorate a mano ad imitare il marmo). Tra l'altro sul link che ho messo prima, se cliccate su zimmer, in primo piano c'è proprio la foto di questa camera. Non vi dico nulla, neanche sotto tortura, (e il Conte farà altrettanto) sulla tavoletta/coperchio della tazza in bagno.
Contattiamo Remo e Jutta, ci dicono che in mezzora saranno lì per andare a cena con noi. E in effetti, dopo 30 minuti esatti sono all'Hotel. Per la serata Remo ha scelto la sua Fiat Coupé Turbo5 (come la chiama lui, perchè monta un 2000 turbo 20v 5 cilindri)), blu metallizzata, interni in pelle cuoio, bellissima e tenuta in modo impeccabile. Resta un mistero la sua potenza effettiva perchè Remo glissa sempre elegantemente sulla domanda, a volte rispondendo "E' tutta ti serie, ha solo scarico Supersprint, ...ma non zi fede", altre volte invece "Quanti cavalli non zò, ...però è una pestia!". Glissa anche sul consumo, sorridendo sornione...
Nel traffico alcuni simpatici incontri, dapprima delle station wagon con targa Danese con degbli enormi fari fendinebbia accoppiati davanti (non semplicemente messi davanti ma accoppiati veramente, cioè al centro del muso e uniti). Ci chiediamo quali nebbie impenetrabili li aspettino... ripenso alla bruma de "Il 13° Guerriero"... Più avanti una coppia in viaggio di ritorno verso casa, su un sidecar, un glorioso Ural con targa Tedesca. Scattiamo qualche foto e un breve video e la signora sorride divertita. Giunti a Innsbruck, sintonizziamo lo stereo su Radio-Tirol, impostiamo il navigatore (data la voce femminile, lo ribattezziamo Jennycastellani, in onore di Miss Patacca Vigliacca 2008) in modalità "Pfrang" e lasciamo l'autostrada per una più panoramica statale, in direzione Garmisch. Lì, l'Oscuro Signore di Mordor ci attendeva: un diluvio universale da non vedere neanche il muso della Mini ci ha accompagnato fino al confine con la Germania...
Infatti lasciata la terra della Wiener Schnitzel torna il sereno ed il caldo. La modalità "Pfrang" di Jennycastellani ci ha fatto risparmiare un bel po' di km, oltre a permetterci di vedere foreste e paesini tipici. Così dopo solo 10 ore di viaggio arriviamo a Gräfelfing, all'Hotel "Mulino Bianco", dove ci accolgono con un "Buonasera, arrivati siete?" con tipico accento di Cefalù.
Dopo aver conversato amabilmente con il ragazzo della reception, saliamo in camera. Che dire... conoscevamo già il Mulino Bianco per esserci stati durante un'altra nostra zingarata, 3 anni fà... ma non ricordavamo gli accostamenti cromatici dell'arredatore...
La nostra camera abbina il grigio perla al rosa salmone, con colonne decorate a mo' di marmo di Carrara (leggi: colorate a mano ad imitare il marmo). Tra l'altro sul link che ho messo prima, se cliccate su zimmer, in primo piano c'è proprio la foto di questa camera. Non vi dico nulla, neanche sotto tortura, (e il Conte farà altrettanto) sulla tavoletta/coperchio della tazza in bagno.
Contattiamo Remo e Jutta, ci dicono che in mezzora saranno lì per andare a cena con noi. E in effetti, dopo 30 minuti esatti sono all'Hotel. Per la serata Remo ha scelto la sua Fiat Coupé Turbo5 (come la chiama lui, perchè monta un 2000 turbo 20v 5 cilindri)), blu metallizzata, interni in pelle cuoio, bellissima e tenuta in modo impeccabile. Resta un mistero la sua potenza effettiva perchè Remo glissa sempre elegantemente sulla domanda, a volte rispondendo "E' tutta ti serie, ha solo scarico Supersprint, ...ma non zi fede", altre volte invece "Quanti cavalli non zò, ...però è una pestia!". Glissa anche sul consumo, sorridendo sornione...
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